The Medieval charm of Altomonte, in Calabria (Photo: Julio Millan Gutierrez/Dreamstime)

Altomonte is a small village in Calabria, southern Italy, known for its medieval charm, historical significance, and cultural wealth. Located in the province of Cosenza, it is around 38 miles northwest of the city.

 While somewhat off the beaten path, it is a destination worth discovering for its blend of history, art, and traditions, as well as its deep connection to Calabrian culture. The village’s history dates back to the Middle Ages, when it was called Brahall; it later became Bragalla and, finally, Altomonte in the 14th century, during the reign of Queen Giovanna of Naples. Indeed, Queen Giovanna is credited with promoting Altomonte as a center of aristocratic and religious influence, along with the House of Sangineto, a noble family that ruled the area during this period, which was instrumental in shaping the village’s architectural landscape. Under their patronage, many of Altomonte’s most notable landmarks were built, including churches and public buildings that still stand today, giving the village its timeless medieval atmosphere.

Indeed, Altomonte’s urban layout remained largely unchanged and is still quintessentially medieval today:  walking through its narrow streets and observing its medieval buildings offers visitors a chance to step into their very own, Middle Ages-set fantasy novel. 

Another significant site is the Norman Castle, a symbol of the village’s strategic importance during medieval times. Though partially restored, the castle maintains much of its original structure and offers a breathtaking view of the surrounding landscape. The castle grounds are often used for cultural events and festivals, making it a lively part of the village’s community life today. 

I am sure you won’t be surprised to discover that such a history- and art-filled village is also famous for its colorful traditions, many of which are celebrated through annual festivals. The Altomonte Festival, held every summer, is one of the village’s most significant cultural events, and attracts visitors with its mix of art, music, and theater. During the festival, the streets come alive with performances and exhibits that highlight both local talent and international artists. Altomonte is a place truly dedicated to protect and disseminate its traditions and culture, keeping alive the past in events that can give visitors a deep sense of the place’s historical roots.

Altomonte traditions are those typical of Calabria (Photo: Giambattista Lazazzera/Dreamstime)

Of course, Altomonte also has a strong connection with food, which is a key part of its identity. As with much of Calabria, Altomonte’s cuisine is centered around simple, hearty ingredients that reflect the agricultural landscape: olive oil, wine, and salumi (cured meats) are all produced locally and are integral to the village’s culinary traditions. Dishes such as fileja, a type of handmade pasta often served with ‘nduja, a spicy, spreadable sausage, are local specialties characterized by the traditionally bold flavors of the region. Lagane e ceci, a pasta dish with chickpeas, is another favorite filled with the rural, rustic nature of Calabrian cuisine. Wild game and mushrooms, due to the village’s proximity to the Pollino National Park, are also commonly featured in traditional dishes. Thanks to the vast use of local ingredients and its cuisine’s connection to the land, Altomonte is an ideal place for food lovers looking to indulge in authentic southern Italian cuisine.

Last but not least, Altomonte is also known for its ancient thermal baths, which were popular during ancient times for their healing properties. Rich in minerals, they were believed to have therapeutic effects, and though they are no longer in active use, they remain a marker of the village’s long, eventful history.

Altomonte è un piccolo villaggio in Calabria, nel sud Italia, noto per il suo fascino medievale, il significato storico e la ricchezza culturale. Situato nella provincia di Cosenza, si trova a circa 38 miglia a nord-ovest della città.

Sebbene sia un po’ lontano dai sentieri battuti, è una destinazione che vale la pena scoprire per il suo mix di storia, arte e tradizioni, nonché per il suo profondo legame con la cultura calabrese. La storia del villaggio risale al Medioevo, quando si chiamava Brahall; in seguito divenne Bragalla e, infine, Altomonte nel XIV secolo, durante il regno della regina Giovanna di Napoli. Infatti, alla regina Giovanna viene attribuito il merito di aver reso Altomonte un centro di influenza aristocratica e religiosa, insieme alla casata dei Sangineto, una nobile famiglia che governò la zona durante il periodo e che fu determinante nel plasmare il paesaggio architettonico del villaggio. Sotto il loro patrocinio, furono costruiti molti dei monumenti più notevoli di Altomonte, tra cui chiese ed edifici pubblici che si trovano ancora oggi, che conferiscono al villaggio l’atmosfera medievale.

In effetti, la configurazione urbana di Altomonte è rimasta in gran parte invariata ed è ancora oggi tipicamente medievale: passeggiare per le strette vie e osservare i suoi edifici medievali offre ai visitatori la possibilità di entrare in un romanzo fantasy ambientato nel Medioevo.

Uno dei monumenti più importanti di Altomonte è la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, capolavoro di architettura gotica con influenze rinascimentali. Costruita nel XIV secolo per ordine di Filippo Sangineto, la chiesa è famosa per i suoi splendidi affreschi e gli interni ornati, che riflettono l’arte del periodo. Annesso alla chiesa si trova il Museo Civico, sede di un’impressionante collezione di arte medievale e rinascimentale, tra cui opere di Simone Martini.

Un altro sito significativo è il Castello Normanno, simbolo dell’importanza strategica del villaggio durante il Medioevo. Sebbene parzialmente restaurato, il castello mantiene gran parte della struttura originale e offre una vista mozzafiato sul paesaggio circostante. I terreni del castello sono spesso utilizzati per eventi culturali e festival, rendendolo una parte vivace della vita della comunità paesana di oggi.

Sicuramente non vi sorprenderà scoprire che un villaggio così ricco di storia e arte sia famoso anche per le sue vivaci tradizioni, molte delle quali vengono celebrate con festival annuali. L’Altomonte Festival, che si tiene ogni estate, è uno degli eventi culturali più significativi e attrae i visitatori con il suo mix di arte, musica e teatro. Durante il festival, le strade si animano con spettacoli e mostre che mettono in risalto sia i talenti locali che gli artisti internazionali. Altomonte è un luogo veramente dedito a proteggere e diffondere le tradizioni e la cultura, mantenendo vivo il passato in eventi che possono dare ai visitatori un profondo senso delle radici storiche del luogo.

Naturalmente, Altomonte ha anche un forte legame con il cibo, che è una parte fondamentale della identità locale. Come gran parte della Calabria, la cucina di Altomonte è incentrata su ingredienti semplici e sostanziosi che riflettono il paesaggio agricolo: olio d’oliva, vino e salumi sono tutti prodotti localmente e sono parte integrante delle tradizioni culinarie del paese. Piatti come la fileja, un tipo di pasta fatta a mano spesso servita con la ‘nduja, una salsiccia piccante e spalmabile, sono specialità locali caratterizzate dai sapori tradizionalmente audaci della regione. Lagane e ceci, un piatto di pasta con ceci, è un altro piatto preferito pieno della natura rurale e rustica della cucina calabrese. Anche la selvaggina e i funghi, grazie alla vicinanza del paese al Parco Nazionale del Pollino, sono comunemente presenti nei piatti tradizionali. Grazie al vasto uso di ingredienti locali e al legame della cucina con la terra, Altomonte è un luogo ideale per gli amanti del cibo che desiderano concedersi l’autentica cucina del sud Italia. 

Ultimo ma non meno importante, Altomonte è noto per le sue antiche terme, famose nell’antichità per le loro proprietà curative. Ricche di minerali, si riteneva avessero effetti terapeutici e, sebbene non siano più utilizzate attivamente, restano un simbolo della lunga e movimentata storia del villaggio.


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