(Ph© Olga Lupol| Dreamstime.com)

Nell’ambito delle attività a supporto dei processi di internazionalizzazione delle cooperative associate, l’Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative, in collaborazione con l’ICE Agenzia, ha organizzato una tre giorni di incontri B2B, seminari informativi e visite aziendali dedicata agli Stati Uniti.

L’iniziativa ha visto l’organizzazione di oltre 200 incontri tra le 45 cooperative provenienti da 14 regioni d’Italia e leader in filiere molte orientate all’export quali vino, formaggi, carni e ortofrutta e 16 buyer statunitensi tra importatori e distributori di Independent Store e Food Service selezionati dall’Ufficio dell’ICE Agenzia di New York, tra i quali Fairway Market, Atlanta Improvement Company e Eat Prime Foods.

Molto apprezzati anche i momenti di approfondimento sugli ultimi trend di consumo ed i nuovi possibili scenari che potrebbero verificarsi nel caso di una escalation della politica protezionista del Presidente Trump, realizzati grazie alla presenza di esperti Trade Analyst arrivati dagli Usa.

Secondo quanto elaborato dall’Ufficio Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative su dati ISTAT e ISMEA, l’export dei prodotti agroalimentari italiani negli Stati Uniti nel 2017 ha raggiunto quota 4 miliardi di euro (+5% su 2016), di cui il 35% proveniente dal settore vitivinicolo (1,4 miliardi di euro), il 13% dall’olio d’oliva (530 milioni), il 7% da formaggi e latticini (290 milioni di euro), il 7% dalla pasta (273 milioni di euro) e dal 6% dall’ortofrutta trasformata (206 milioni di euro), facendo registrare, nel periodo compreso tra il 2014 ed il 2017, un incremento di circa 1 miliardo di euro (+33%), pari al 10% del valore delle esportazioni agroalimentari complessive al 2017.


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