L'urna cineraria romana di Titus Aelius Proculus (courtesy Gallerie degli Uffizi)

Non solo video e immagini dei grandi capolavori dell’arte, ma anche ricerca scientifica e testi di spessore: le Gallerie degli Uffizi mettono oggi liberamente a disposizione sul loro sito (scaricabile all’indirizzo https://www.uffizi.it/pagine/archivio-dei-numeri-di-imagines) il nuovo numero della propria rivista, Imagines. Il periodico, in cui si pubblicano servizi e contributi dedicati a temi artistici e museali, nel suo ultimo numero contiene un saggio dedicato a un recente acquisto degli Uffizi, un’opera il cui ingresso in museo fu salutato, mesi addietro, dalla visita del ‘gladiatore’ Russell Crowe: l’urna cineraria romana di Tito Aelius Proculus.

L’opera, che sul fronte contiene un’epigrafe, prosegue una tradizione collezionistica che era stata fondamentale per i granduchi Medici e Lorena, e che riprende ora dopo un’interruzione di quasi due secoli.   L’archeologa Novella Lapini spiega l’iscrizione funeraria che permette di datare la vita del defunto, Aelius Proculus, liberto dell’imperatore Adriano, alla prima metà del II secolo d.C., e di indagare sul suo ruolo nella familia Caesaris, in qualità di addetto di basso rango nell’ “ufficio del cerimoniale” che regolava l’ammissione delle persone alla presenza dell’Imperatore.

Di straordinario interesse è lo studio dedicato dalla ex direttrice degli Uffizi Annamaria Petrioli Tofani alla grande donazione di disegni effettuata nel 1699 dal bibliotecario granducale Apollonio Bassetti: probabilmente, per il Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria, l’apporto più cospicuo di opere precedente alle acquisizioni di epoca lorenese, oltre che un tassello importante della storia del collezionismo di grafica nella Firenze tardo barocca. Da segnalare il saggio di Valeska von Rosen, professoressa di Storia dell’Arte all’Università di Düsseldorf, dedicato alla storia della collezione di autoritratti raccolti a partire da Leopoldo de’ Medici nel Seicento.

La pubblicazione di questa ricerca è quanto mai attuale in vista dell’apertura, in programma nei prossimi mesi, delle sale al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture, destinate ad accogliere proprio il nucleo principale di questo tipo di opere. Sempre in tema autoritratti,  si colloca anche lo studio specifico della storica dell’arte Fabiana Cazzola Senkpiel, incentrato sulla tecnica di realizzazione di quello che il grande pittore fiorentino Alessandro Allori dipinse nel 1555.

Sul sito delle Gallerie, all’indirizzo sopraindicato, sono liberamente scaricabili anche tutti i precedenti numeri di Imagines.

“Questo terzo numero della nostra rivista mostra che la cultura e la ricerca non si fermano, anche in un momento particolarmente drammatico della storia del paese – spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – e che i musei devono farsi promotori di studi scientifici, considerando che essi sono per giunta veri e propri laboratori privilegiati: l’arte qui non rimane materia astratta, ma la si tocca con mano (metaforicamente), la si esamina, la si mette a disposizione degli appassionati e degli studiosi”.


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