Con la Prima 2015 il Torcolato di Breganze spicca il volo verso l’olimpo dei vini internazionali, togliendosi definitivamente quell’etichetta di vino locale amato da pochi intenditori e affiancando nel raffinato mondo dei vini passiti il mitico Sauternes francese, forse il passito più famoso al mondo.
 
La ‘Prima del Torcolato’ è stata tutta in suo onore ed ha animato Piazza Mazzini a Breganze dove produttori e consumatori si sono ritrovati per festeggiare i suoi primi 20 anni da vino Doc.
 
Ottenuto da uva Vespaiola, così chiamata per la sua capacità di avvicinare le vespe attirate dalla sua dolcezza, per questo prezioso vino (da 100 kg di uva si ricavano poco più che 25 litri di prodotto) si sono attivati tutti i 14 soci produttori del Consorzio di tutela dei vini Doc Breganze e per l’occasione speciale hanno portato un po’ delle loro uve in piazza per la cerimonia della spremitura pubblica della vendemmia 2014.
 L’uva vespaiola da cui si ricava il prezioso Torcolato 

 L’uva vespaiola da cui si ricava il prezioso Torcolato 

 
Centinaia di vicentini hanno potuto visitare già dalla mattinata le cantine che hanno aderito all’iniziativa e assaggiare nel corso dell’intera giornata il passito color giallo oro servito in calice, accompagnandolo a frittelle di mele impastate col vino stesso e una vasta scelta di salumi e formaggi locali, in una mostra mercato affollatissima. Non sono mancate le danze in costume dei Ballincontrà e lo spettacolo serale dei Magnagati ‘Fioidepadania’.
 
C’è chi ha scelto anche di salire sul campanile per il brindisi sulla torre per avere una visuale sulla folla ancora più suggestiva, mentre i ristoranti della strada del Torcolato hanno preparato degustazioni di fettuccine alla breganzese con il sugo di ‘toresan, cioe` il colombino. Nel pomeriggio sono stati anche consegnati gli attestati alle 6 storiche cantine che hanno accompagnato la produzione del vino negli ultimi 20 anni. 
 
Tra le aziende vinicole breganzesi si distingue Ca’ Biasi,  il cui passito 2009 ha ottenuto le cinque bottiglie (punteggio 18/20) nella sezione Vini dolci bianchi nella guida “I vini d’Italia 2013” de L’Espresso con la definizione “Un Torcolato, verticale nell’espressione, che brilla di luce aromatica”, guadagnandosi l’ingresso tra i vini “eccellenti”. 
 
La Vespaiola che dà vita al passito è coltivata in località Fratte e Montegoggio di Breganze e sulla Costa di Fara. La traccia minerale vulcanica delle colline lascia un’impronta particolare che caratterizza i prodotti di Ca’ Biasi, azienda basata sulla quota rosa, come ama sottolineare il titolare Innocente Dalla Valle, circondato da moglie, figlie e sorelle.
 
Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, accolto dalla confraternita La Magnifica Fraglia del Torcolato, è arrivato nel primo pomeriggio ed ha raggiunto il palco accompagnato da un’ala di folla. Il ‘Doge’, dopo aver ringraziato gli organizzatori, ha avuto l’onore di dare il via alla spremitura pubblica del Torcolato in un torchio d’epoca.
 
Nel suo intervento Zaia ha elencato, numeri alla mano, i primati del Veneto sul campo della viticultura. ‘Il Veneto – ha ricordato il Governatore – è la prima regione italiana come produttrice di vino. Ma questo primato non lo avremmo di certo raggiunto se non ci fossero i produttori locali che hanno creduto e investito nel territorio e grazie ai quali il Torcolato è diventato un vino internazionale’. 
 
Una bottiglia da 12 litri, prodotta in un esemplare unico dal mastro vetraio Massimo Lunardon e riempita del Torcolato appena spremuto, è stata messa all’asta e aggiudicata per la bella cifra di 1.000 euro. Il generoso benefattore Mauro Chilò, titolare della Siderurgica Astico, ha donato il ricavato in beneficenza.
 

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