Buffalo mozzarella is an excellence of Campania and Italy. Photo: © Barmalini | Dreamstime.com.

I was born and I grew up in one of the most picturesque corners of rural Italy. Up north, tucked away at the feet of the Alps, hills were my childhood home, mountains the first thing I’d see in the morning when opening my windows. I was raised to respect the land, because she feeds us, and to  love and respect animals, because they are creatures, just like we are. 

Decades have passed, but the teachings of those early years of my life, the values instilled in me back then, remain strong: I love animals, I champion their rights, I do firmly believe they do deserve the same respect and love most consider adequate only for humans, so deciding to first reduce and then  entirely cut meat and fish from my diet was a natural choice, which I don’t regret one bit. 

I am not vegan, I still eat cheese. I am just careful about what I buy, I make sure stuff is organic and I buy from producers I know personally as much as I can — another perk of country life: you can see how the cows live. Yes, because there are farmers out there who do care about their animals, too: not everyone focuses on quantity and low prices to appease the  masses, not everyone puts profit above the well being of the animals. Even more crucially in an economic context, many farmers understood that profit and quality can go hand in hand with respect of animals’ lives and welfare. 

A “treccia” of buffalo mozzarella. Photo: © Barmalini | Dreamstime.com

This is very much the way the Palmieri family see things: for more than a century, they have been running Tenuta Vannulo,  a five hundred acres’ estate not far from Naples, right at the heart of the area of production for mozzarella di bufala campana,  and one of Italy’s main organic dairy farms. They rise water buffalos — they have 600 at the moment — and use their precious milk not only to make delicious, rigorously hand made mozzarellas, but also other delicacies. “Water buffalos,” Stefania De Luca —  one of the farm’s tour guides with whom we had the pleasure to chat — explains to L’Italo-Americano “originally came from India, but have been here since Roman times. It’s a perfect habitat for them: climate and forage make their milk of excellent quality.” 

Tenuta Vannulo is fully cruelty-free: their animals are treated like friends, not exploited and this is not only good for the buffalos, but also for products’ quality. The Palmieris firmly believe that, when the animals are treated right, their milk is better and so are the products made with it; if you consider that the farm makes about 400 kg of buffalo mozzarella every day and that every ounce of it is sold by noon, within  2 and 1/2 hours of their farm store opening  to customers, it seems they got it right. 

 “We started producing mozzarella in 1988,” says Stefania, “and went fully organic in 1996.”  

“We wanted to be different from the rest. We wanted to focus on quality and not quantity. And we love our animals, ” Stefania continues. Their well-being and happiness is truly key on the farm, where everything is centered on the animals, and each buffalo is not simply treated with respect and love, but pampered: “Our animals’ well-being is very important to us. We want them to be relaxed, so that the quality of their milk is excellent, because this means our  products will  be, too. This is why our buffalos get massages and listen to classical music: they love Mozart.” Yes, you read that right: each of the buffalos on the farm wake up listening to the  mesmerizing perfection of Mozart’s music while getting — if they want it — a back and shoulder massage, carried out by mechanized rotating bristles. 

The same care and respect for the buffalos’ natural rhythms and necessities are found in the milking process, which is performed “by robots, so it’s the animals to decide when they want to be milked. They are not forced, it’s up to them,” Stefania explains. It’s called VMS, or Voluntary Milking System and it’s been created in Sweden by DeLaval: when they feel ready to be milked, buffalo get near a barrier where their udders are scanned to see if they are full. If that’s the case, then  the barrier opens and milking takes place thanks to a robotic arm. Easy-peasy, really. There is also an automated cleaning system to guarantee everything is kept hygienic and sanitized. If their udders aren’t full, then the buffalos are gently redirected towards the fields, where they can continue eating and relaxing. 

© Laura Costa | Dreamstime.com

This attention to animals’ well-being is matched by great creativity when it comes to products’ selection. While it is famous for its mozzarellas of all shapes and sizes, Tenuta Vannulo has been successfully experimenting with a plethora of other interesting buffalo milk products: “We make mozzarella, ricotta, butter, caciocavallo, yogurt, puddings, spreads and ice creams. We decided to branch out and make new products to give more options to our customers,” Stefania points out. A great idea for sure, as all Tenuta Vannulo’s products sell very quickly indeed. 

At the end of our brief, but interesting conversation, we couldn’t help but ask about this difficult period and how Tenuta Vannulo has been faring: “Since the pandemic hit, all guided tours booked by foreigners have been cancelled. But we kept up those in Italians: face masks, social distancing… and life goes on.”

Sono nata e cresciuta in uno degli angoli più pittoreschi dell’Italia rurale. Su al nord, nascoste ai piedi delle Alpi, le colline sono state la mia casa d’infanzia, le montagne erano la prima cosa che vedevo al mattino quando aprivo le finestre. Sono cresciuta nel rispetto della terra, perché ci nutre, e nell’amore e rispetto degli animali, perché sono creature, proprio come noi.
Sono passati decenni, ma gli insegnamenti di quei primi anni di vita, i valori che mi furono instillati allora, rimangono forti: amo gli animali, difendo i loro diritti, credo fermamente che meritino lo stesso rispetto e amore che i più considerano adeguati solo per gli uomini, quindi decidere prima di ridurre e poi di eliminare completamente la carne e il pesce dalla mia dieta è stata una scelta naturale, che non rimpiango neanche un po’.
Non sono vegana, mangio ancora formaggio. Sto solo attenta a quello che compro, mi assicuro che tutto sia biologico e compro da produttori che conosco personalmente il più possibile. Ecco un altro vantaggio della vita di campagna: si può vedere come vivono le mucche. Sì, perché ci sono anche contadini che si prendono cura dei loro animali: non tutti si concentrano sulla quantità e sui prezzi bassi per soddisfare le masse, non tutti mettono il profitto al di sopra del benessere degli animali. Ancora più cruciale nel contesto economico, molti allevatori hanno capito che il profitto e la qualità possono andare di pari passo con il rispetto della vita e del benessere degli animali.
La famiglia Palmieri vede le cose in questo modo: da oltre un secolo gestisce la Tenuta Vannulo, una tenuta di cinquecento ettari non lontano da Napoli, proprio nel cuore della zona di produzione della mozzarella di bufala campana, una delle principali aziende casearie biologiche italiane. Allevano bufale d’acqua – ne hanno 600 al momento – e utilizzano il loro prezioso latte per produrre non solo deliziose mozzarelle rigorosamente fatte a mano, ma anche altre prelibatezze. “Le bufale d’acqua”, Stefania De Luca spiega a L’Italo-Americano – una delle guide dell’azienda con cui abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere – “sono originarie dell’India, ma sono qui fin dai tempi dei Romani. È un habitat perfetto per loro: il clima e il foraggio rendono il loro latte di ottima qualità”.
Tenuta Vannulo è completamente cruelty-free: i loro animali vengono trattati come amici, non sfruttati e questo non è solo un bene per le bufale, ma anche per la qualità dei prodotti. I Palmieri credono fermamente che, quando gli animali sono trattati bene, il loro latte è migliore e lo sono anche i prodotti che ne derivano; se si considera che l’azienda produce circa 400 kg di mozzarella di bufala al giorno e che ogni chilo viene venduto entro mezzogiorno, entro 2 ore e mezza dall’apertura del negozio dell’azienda, sembra che abbiano ragione. “Abbiamo iniziato a produrre mozzarelle nel 1988 – dice Stefania – e siamo passati al biologico nel 1996”.
“Volevamo essere diversi dagli altri. Volevamo puntare sulla qualità e non sulla quantità. E amiamo i nostri animali”, continua Stefania. Il loro benessere e la loro felicità sono davvero fondamentali nella fattoria, dove tutto è incentrato sugli animali, e ogni bufalo non è semplicemente trattato con rispetto e amore, ma coccolato: “Il benessere dei nostri animali è molto importante per noi. Vogliamo che siano rilassati, in modo che la qualità del loro latte sia eccellente, perché questo significa che lo saranno anche i nostri prodotti. Per questo i nostri bufali ricevono massaggi e ascoltano musica classica: amano Mozart”. Sì, avete letto bene: ogni bufalo della fattoria si sveglia ascoltando l’ipnotica perfezione della musica di Mozart mentre si fa – se vuole – un massaggio alla schiena e alle spalle, con setole rotanti meccanizzate.
La stessa cura e lo stesso rispetto per i ritmi naturali e le necessità delle bufale si ritrovano nel processo di mungitura, che viene eseguito “da robot, quindi sono gli animali a decidere quando vogliono essere munti”. Non sono costretti, dipende da loro”, spiega Stefania. Si chiama VMS o Sistema di Mungitura Volontaria, ed è stato creato in Svezia da DeLaval: quando si sentono pronte per essere munte, le bufale si avvicinano a una barriera dove le loro mammelle vengono scansionate per vedere se sono piene. In questo caso, la barriera si apre e la mungitura avviene grazie a un braccio robotizzato. Un gioco da ragazzi, davvero. C’è anche un sistema di pulizia automatizzato per garantire che tutto sia mantenuto igienico e sanificato. Se le mammelle non sono piene, le bufale vengono delicatamente reindirizzate verso i campi, dove possono continuare a mangiare e a rilassarsi.
A questa attenzione per il benessere degli animali si unisce una grande creatività nell’offerta dei prodotti. Pur essendo famosa per le sue mozzarelle di tutte le forme e dimensioni, Tenuta Vannulo ha sperimentato con successo una pletora di altri interessanti prodotti a base di latte di bufala: “Facciamo mozzarelle, ricotta, burro, caciocavallo, yogurt, budini, creme da spalmare e gelati”. Abbiamo deciso di espandere la nostra attività e di realizzare nuovi prodotti per dare più opzioni ai nostri clienti”, sottolinea Stefania. Una grande idea, perché tutti i prodotti della Tenuta Vannulo si vendono molto velocemente.
Alla fine della nostra breve, ma interessante conversazione, non abbiamo potuto fare a meno di chiedere informazioni su questo periodo difficile e su come si è adeguata la Tenuta Vannulo: “Da quando è scoppiata la pandemia, tutte le visite guidate prenotate da stranieri sono state cancellate. Ma abbiamo mantenuto quelle in italiano: mascherine facciali, distanziamento sociale… e la vita continua”.


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