Opera esposta nella mostra 'A misura di bambino. Crescere nell’antica Roma' (Ph courtesy ufficio stampa Galleria degli Uffizi)

È esposta fino al 24 aprile 2022, alle Gallerie degli Uffizi, “A misura di bambino. Crescere nell’antica Roma”, una mostra archeologica a cura di Fabrizio Paolucci e Lorenza Camin che affronta un tema ad oggi rimasto inesplorato. Trenta opere raccontano la quotidianità dei fanciulli ai tempi dell’Impero Romano. La nascita, i riti di passaggio verso l’età adulta, la scuola, i divertimenti, il rapporto con gli animali, le paure, sono solo alcuni dei temi rappresentati in statue, sarcofagi, rilievi e oggetti quotidiani come i giocattoli. 

Tra le opere più significative in esposizione c’è una statua di Mercurio con il piccolo Bacco, restaurata appositamente per la mostra e restituita al pubblico dai depositi delle Gallerie degli Uffizi dopo decenni, una rara bambola in avorio del III secolo d.C. finora mai esposta, e una statuetta giocattolo di gladiatore dotata di accessori componibili. 
Anche l’infanzia delle divinità del pantheon romano è rappresentata in mostra, come quella di  Ercole o Bacco.

L’esposizione offre chiavi di lettura e percorsi concepiti appositamente per i più piccoli: una serie di apparati didattici, come didascalie redatte con un linguaggio ‘a misura di bambino’, tavole a fumetti disegnate da Stefano Piscitelli e alcuni mp3 realizzati da Carlotta Caruso e Sara Colantonio del Museo Nazionale Romano.
Inoltre, alcune opere sono esposte  più in basso, in modo da permettere ai bimbi di guardare negli occhi i loro coetanei di 2000 anni fa. Infine, un filmato, a cura di Gianmarco D’Agostino per Advaitafilm Film, conclude il percorso e conduce i visitatori, attraverso suoni e immagini in un giardino dell’antica Roma dove alcuni bambini vivono momenti della loro giornata. 

“Per gli Uffizi – spiega il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  – è l’occasione di rivolgersi a una fascia di età poco considerata in campo artistico, sia come soggetto che come pubblico. L’arte non è solo una cosa per i grandi, e questa rassegna lo dimostra, mettendo in atto un coinvolgimento tra pari che attraversa secoli di storia. I bambini dell’antichità romana parlano ai bambini di oggi, con lo stesso linguaggio“. 

“Questa mostra  – afferma Fabrizio Paolucci – è un’occasione straordinaria per portare i bambini al Museo. L’esperienza di visita, favorita dalle varie modalità di apprendimento proposte, li farà sentire partecipi della narrazione e stimolerà la loro curiosità senza annoiarli. Con ‘Scegli il tuo compagno di gioco!’, in particolare, i piccoli visitatori potranno individuare, fra le opere esposte, il ritratto di bambino che più gli è piaciuto e che diventerà l’avversario di una sfida all’ultima noce in una delle attività ludiche previste al Giardino di Boboli con l’arrivo della bella stagione. Inoltre sono state programmate visite per famiglie, tattili e in Lis (Lingua dei Segni Italiana)”.

Infine, evidenzia Lorenza Camin: “La mostra, la prima dedicata all’infanzia romana, affronta gli aspetti più diversi del vivere ‘da bambini’ nell’Antica Roma, dai riti di passaggio, alla scuola, dai giochi al rapporto con gli animali. In un’occasione come questa, opere che prese singolarmente riescono di difficile comprensione per i visitatori, divengono pienamente apprezzabili e comprensibili in un percorso narrativo organico. Statuette, rilievi, busti, sarcofagi e giocattoli saranno quindi i protagonisti di un racconto che restituirà voce e corpo a una parte fondamentale dell’antica società romana”.


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