Da sinistra: Alberto Peruzzini, dirigente di Toscana Promozione, Mauro Battocchi, Console Generale d'Italia, Paolo Ghezzi, Vice sindaco del Comune di Pisa, Valter Tamburini, Vice Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Marangoni, direttore ENIT negl

Fino al prossimo mese di febbraio, sarà possibile osservare proprio nel cuore della Città sulla Baia la riproduzione di uno dei simboli più noti della storia e dell’arte italiana, la celebre Torre di Pisa.
 
L’opera magistrale “La Torre Pendente in Alabastro di Volterra” è stata, infatti, inaugurata lo scorso 13 gennaio come evento principale del programma mensile di scambio culturale per la promozione della città di Pisa e della regione Toscana in California.

 
La cerimonia inaugurale è stata presenziata dal Console Generale d’Italia Mauro Battocchi, insieme al vice sindaco di Pisa Paolo Ghezzi, il quale ha ricevuto un certificato di onorificenza da parte del Senatore Mark Leno, al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Paolo Barlera e ai rappresentati della Camera di Commercio di Pisa e della Regione Toscana.
 
L’evento ha previsto un workshop durante il quale i partecipanti hanno potuto scoprire le bellezze turistiche della Toscana grazie agli espositori “Tuscany on The Road”, “Tuscan Life”, Volterra e Val di Cecina, Fattoria Maremmana, Grand Hotel Cavour, Associazione Hotelier Isola d’Elba, Villa Le Maschere, CiaoFlorence Tours and Travel, Carattere Toscano Resorts. 
 
Non potevano mancare i sapori della tradizione locale, preparati con un menù speciale dal ristorante Mona Lisa a base di prodotti tipici della Toscana come salumi e formaggio pecorino dop, panzanella, pane toscano, panzerotti, ravioli, polenta, olive, vino doc e tozzetti con vino dolce.
 Il Ristorante Mona Lisa ha preparato un Menù culinario con prodotti tipici toscani 

 Il Ristorante Mona Lisa ha preparato un Menù culinario con prodotti tipici toscani 

 
A presentare la prestigiosa riproduzione del celebre campanile pisano erano presenti gli artigiani dell’associazione “Arte in Bottega” di Volterra, i quali hanno impiegato tre anni per realizzare un’opera architettonica alta 2,40 metri ed in scala 1:25, in tutto e per tutto fedele all’originale.
 
“L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione della Camera di Commercio di Pisa, del Comune di Pisa e Toscana Promozione che è l’agenzia di promozione della regione Toscana”, ci ha spiegato Laura Granata della Camera di Commercio di Pisa.
 
“L’obiettivo del progetto è di promuovere il turismo utilizzando uno dei simboli per eccellenza dell’Italia e della Toscana in particolare, la Torre di Pisa, che abbiamo esposto a San Francisco in una miniatura alta più di due metri realizzata dagli alabastrai di Volterra, un piccolo borgo in Provincia di Pisa”.
 
Un ruolo chiave nell’organizzazione di questo progetto è stato svolto dal Consolato di San Francisco.
“Il Consolato ci ha fornito una grande collaborazione per lo sviluppo dell’intero progetto, che prevede oltre all’esposizione della Torre anche un concorso sul romanico-pisano rivolto alle scuole superiori di San Francisco”, ha continuato Laura Granata.
  Roberto Chiti, Giorgio Pecchioni, Marco Ricciardi, gli alabastrai che hanno realizzato la torre, con il Console Mauro Battocchi 

  Roberto Chiti, Giorgio Pecchioni, Marco Ricciardi, gli alabastrai che hanno realizzato la torre, con il Console Mauro Battocchi 

 
“Al sito www.pisanromanesquemeets.it è possibile scaricare un bando per la partecipazione al concorso, oltre che trovare tutti i materiali necessari, le classi che si vogliono candidare devono presentare dei lavori sul romanico-pisano. Il professore della classe vincitrici vince un viaggio di una settimana a Pisa.
Il Consolato ci ha messo in contatto con le scuole interessate a partecipare all’iniziativa, in particolare con quelle i cui gli studenti hanno in programma la storia dell’arte”.
 
Oltre a questo, il programma prevede due conferenze scientifiche sul restauro della Torre originaria di Pisa, che com’è noto in passato rischiava di crollare. Il Prof. Carlo Viggiani (Università Federico II di Napoli) e il Prof. M. Jamiolkowski (Politecnico di Torino) parleranno di come sono riusciti a stabilizzare la torre in due conferenze. La prima si svolgerà a Berkeley, con un intervento più scientifico e la seconda, all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, sarà invece un evento più divulgativo.
Singolare e suggestiva allo stesso tempo la location del Westfield Mall scelta per l’esposizione della “Torre in Alabastro”.
 
“Anche la scelta del luogo è frutto di un lavoro di collaborazione con il Consolato, il quale ci ha suggerito questo Mall. Cercavamo infatti, un posto dove ci fosse un notevole afflusso di persone, ma con costi non elevati per l’esposizione, dato che il trasporto dall’Italia della miniatura è stato  molto oneroso”.
 
“La Torre è un’opera d’arte e in quanto tale è assicurata, è  estremamente delicata in quanto fatta ad anelli che vanno ad incastro e solo gli artigiani specializzati che l’hanno creata sono in grado di costruirla. Hanno anche creato una macchina apposita per montarla”.
 
“I tre artisti hanno realizzato l’opera sui disegni originali della Torre di Pisa, ed hanno scelto l’alabastro con le venature precise che si ritrovano nella torre, quindi dove si vede il colore della pietra più grigia è per rispecchiare la struttura originaria”.
 
L’opera “in miniatura” che in precedenza era stata esposta solo a Mosca circa due anni fa, è già diventata l’oggetto più fotografato dai passanti al grande centro commerciale su Market Street, i quali vengono trasportati virtualmente nella Piazza dei Miracoli di Pisa dove si trova la torre originale.
 
Al suo ritorno in Italia, la Torre sarà restituita alla sua città natale, essendo di proprietà dell’Opera della Primaziale Pisana, ovvero la compagnia che gestisce tutti i monumenti della Piazza dei Miracoli e che ha commissionato la realizzazione di quest’opera d’arte straordinaria per celebrare il 950º anniversario della costruzione della Cattedrale di Pisa.

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