© Steve Mann | Dreamstime.com

Tito Stagno se n’è andato. La generazione più giovane, quella dei cellulari e degli smartphone si chiederà anche con una nota di scetticismo, ma chi era costui?

Tito Stagno è stato un grande giornalista della televisione, soprattutto è stato colui che agli italiani ha fatto sognare l’America dello Spazio negli anni ‘60 e ‘70, quello che, dentro uno schermo ancora in bianco e nero. Dopo 25 ore continuative di telecronaca, con una semplice affermazione piena di grinta, rimasta storica, ha fatto realizzare i nostri sogni di allora solamente guardando la Luna.

“Ha toccato, Ha toccato”. Sì, il nostro satellite naturale, quella sera d’estate del 20 luglio del 1969, con l’allunnaggio di Neil Armostrong seguito dopo pochi minuti da Edwin Aldrin, mentre Michael Collins orbitava intorno alla Luna, innalzò gli entusiasmi di tutta l’umanità.

Il racconto di quel viaggio e di quei tre uomini della Missione Apollo 11, che erano riusciti per la prima volta nella storia dell’uomo a raggiungere il suolo lunare, è stata la grande sfida storica raccontata da Tito Stagno che sarà sempre ricordato per quei secondi ininterrotti in cui ci comunicava e rendeva partecipi momento per momento, dell’emozione di quella notte d’estate del ‘69. Un evento che aveva sempre seguito preparandosi professionalmente seguendo i primi voli spaziali, le missioni sovietiche dallo Sputnik a quelle della Vostok che vide Gagarin primo uomo a viaggiare nello Spazio, a cui seguirono alternandosi con quella sovietica della Sojuz quelle statunitensi della serie Mercury, Gemini e Apollo.

Da quella notte sono passati più di 50 anni, si sono susseguite molte altre missioni spaziali, ma resta il ricordo di quell’entusiasmo ingenuo che ci colse allora, in un momento di giustificata gloria. Una gloria e una schiettezza che veniva interpretata dallo stesso Tito Stagno nella speranza di un mondo migliore. Del suo lavoro è rimasto il messaggio, rivolto al futuro, fatto di piccoli passi, del quale Tito Stagno rimane l’indiscusso storico testimone della televisione italiana.


Receive more stories like this in your inbox