Nel giorno della festa nazionale più importante per la nazione americana, il “Thanksgiving Day” ovvero il Giorno del Ringraziamento, a San Francisco è possibile dimenticarsi del pranzo a base di tacchino per partecipare a un evento davvero unico ed emozionante.
 
Circondati dall’atmosfera surreale dell’isola di Alcatraz, all’alba, gli indiani nativi americani si radunano ogni anno durante l’Indigenous Peoples’ Thanksgiving Sunrise Gathering, commemorando l’occupazione dell’ex penitenziario galleggiante nel 1969-71 da parte dei militanti delle popolazioni indiane d’America.
La mattina del 20 novembre di oltre quaranta anni fa, un piccolo gruppo di indiani sbarcarono sull’isola con lo scopo di reclamare i propri diritti in base al Contratto di Fort Laramie del 1868, secondo il quale gli indiani possono reclamare per sé terreni pubblici non utilizzati.
  Una fase della celebrazione sotto l’ex carcere abbandonato di Alcatraz

  Una fase della celebrazione sotto l’ex carcere abbandonato di Alcatraz

Ancora oggi, è possibile leggere a lettere cubitali le loro scritte sui muri dell’ex carcere: “Indians welcome on Indian Land” e “You are on Indian Land.“.
“Ci teniamo molto a onorare questo giorno”, ha detto Andrea Carmen, Direttore Esecutivo dell’organizzatore “International Indian Treaty Council”. “È un evento davvero storico e ci teniamo a invitare tutti, non solamente le persone indiane”.
 
All’evento può infatti partecipare chiunque. Così già dalle prime ore del mattino dello scorso giovedì 26 novembre, il giorno del tanto atteso Ringraziamento, centinaia di persone erano in fila al Pier 33 per prendere il traghetto che li avrebbe trasportati nella piccola isola al centro della Baia di San Francisco.
Con le prime luci dell’alba la suggestiva celebrazione ha inizio.
 
Dopo il benvenuto iniziale alle varie tribù indigene provenienti dal nord e sud della California da parte dei rappresentanti degli Ohlone, abitanti originari di San Francisco, tutti si radunano attorno a un immenso falò a seguire cerimonie religiose, canti e ritmi di tamburi, danze spettacolari dei danzatori aztechi Teokalli, preghiere e discorsi commemorativi sull’occupazione indiana.
 
Se il Giorno del Ringraziamento, è noto a tutti, ha un sapore agrodolce per le popolazioni native di questo paese, l’isola di Alcatraz rappresenta per gli indiani americani un simbolo sia di vittoria che di sconfitta.
 
Quando gli ultimi indiani vennero fatti evacuare da Alcatraz dopo un’occupazione che durò quasi due anni, ciò fu visto come una disfatta. I nativi avevano sperato di crearvi infatti un centro culturale o forse un’università indiana, cosa che poi non si è mai realizzata. Al contrario, vi furono alcuni problemi interni tra gli occupanti e gli ultimi si arresero nel mese di giugno del 1971.
 
Tale occupazione riuscì comunque ad attirare l’attenzione internazionale, a porre le basi per la ripresa di una lotta per i diritti dei popoli indiani e per un cambiamento nella politica federale verso le tribù. Un evento di grande importanza per la Bay Area, per tutta la California, ma anche a livello internazionale.

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