Sono trascorsi 70 anni da quando l’Italia, insieme ad altri 11 paesi fondatori – Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti d’America -firmava a Washington – il 4 aprile 1949 – il Trattato istitutivo della NATO.

Il 1 agosto 1949 l’Italia – pienamente partecipe di ogni fase storica e di ogni evoluzione della NATO – ha ratificato il Trattato che dà origine all’Alleanza. “L’Italia aderisce pienamente ai principi di unità e solidarietà della Nato sin dalla sua istituzione. L’Alleanza è un fondamentale strumento di difesa e di cooperazione militare e un importante foro di dialogo politico”, sottolinea la Farnesina nel giorno dell’anniversario che verrà celebrato a Washington alla presenza del Ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi.

Ad oggi, come ricordato dal Ministero della Difesa, le nostre Forze Armate partecipano a 10 missioni sotto egida Nato con oltre 1.800 militari. Solo per citare alcune delle missioni più rilevanti, i nostri militari sono presenti con la Joint Enterprise in Kosovo (con oltre 500 unità) e con la Resolute Support in Afghanistan (dove il personale impiegato supera le 850 unità).

Numeri che confermano quanto più volte sottolineato dal Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: “L’Italia continuerà a sostenere con forza, in ambito alleato, la necessità di una NATO capace di guardare e intervenire per fronteggiare tutta la gamma dei rischi. Continuerà, come sempre, ad essere parte attiva e propositiva nell’Alleanza e ad onorare gli impegni assunti e ad aggiornare le proprie capacità di difesa in coerenza con tali impegni”.

In Italia, tra gli altri, è presente anche uno dei due comandi operativi della Nato in Europa: l’Allied Joint Force Command- Naples (l’altro è il Nato Joint Force Command di Brunssum in Olanda).
All’interno del Nato Joint Force Command di Napoli – su esplicita richiesta dell’Italia – è stato costituito l’Hub per il Sud (Nato Stratgic Direction-South NSD-S/HUB).

“È la prova che l’Alleanza Atlantica guarda anche al fianco Sud e al Mediterraneo, come un’area di grande interesse strategico nella quale operare con continuità ed efficacia” ha commentato Trenta spiegando che “la Difesa italiana continuerà a promuovere tutte le iniziative per orientare e rafforzare l’Alleanza verso il Mediterraneo e il Medio Oriente”.

È proprio dall’area mediterranea, infatti, che attualmente provengono le minacce più dirette alla sicurezza dei nostri cittadini, quali terrorismo ed estremismo violento, traffici illegali di ogni genere, tratta di esseri umani, proliferazione e commercio di armi.

Attualmente la Nato è l’organizzazione militare che si è maggiormente spesa per assicurare il pieno rispetto della Carta dell’ONU e delle norme e convenzioni di Diritto umanitario e di Diritto bellico, delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU relative a situazioni di crisi di importanza globale.
Rimane, ancora oggi, l’organizzazione di riferimento per garantire un’adeguata cornice di sicurezza all’intera regione euro-atlantica, per esercitare la deterrenza e la difesa militare contro qualunque minaccia.


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