A Roma, la terza edizione dell’As Film Festival, festival internazionale di cinema e arti visive, diretto da Giuseppe Cacace, curato dall’associazione Not Equal e realizzato con la partecipazione attiva di giovani nella condizione autistica e Sindrome di Asperger.  Proiezioni, incontri, performance teatrali, letture, con ospiti l’attrice e regista Valentina Carnelutti e l’attore e musicista Stefano Fresi. In programma un doppio omaggio allo scrittore Oliver Sacks, e la performance teatrale Emoticons! di Paolo Manganiello e Chiara Palumbo, che ha visto in scena 15 giovani attori nella condizione autistica. Premiati corti provenienti da Italia, Usa, Cuba, Iran, Grecia e Spagna.
 
Il premio al Miglior Corto italiano è andato a “Bellissima” di Alessandro Capitani per “la semplicità, la freschezza e il modo diretto con il quale affronta temi importanti come la differenza tra essere e apparire, bellezza interiore ed esteriore, stereotipi di genere e aspettative personali narrati con grande attenzione alla messa in scena e alla scelta degli interpreti. E perché una favola può essere raccontata anche attraverso una storia reale”. 
A “La sedia di cartone” di Marco Zuin, toccante e colorato documentario di narrazione che partendo dal reale riesce a costruire una storia esemplare di cura e inclusione, è andata la menzione speciale.
Tra gli altri premi, due menzioni speciali nella sezione International short sono andate ai due statunitensi “Circles” di Jesse Cramer e Micah Levin e “Knightmares” di Nicholas Michael Holmes. 
 
“Due giorni intensi – ha detto  il direttore artistico e fondatore Giuseppe Cacace – pieni di cinema, di ospiti, di emozioni, con il pensiero ai fatti di Parigi che hanno colpito al cuore tutto lo staff e il pubblico del festival, aperto per la prima volta ad autori internazionali, a voler evidenziare l’universalità del cinema ed il suo contribuito, in ogni dove, nella formazione di una cultura dell’autismo e degli autismi. Asff 2015 è stato il punto di incontro tra cinematografie diverse per provenienza e cultura, tra pensiero neurotipico e neurodiverso e, se nella forma, è risultato più completo ed articolato delle edizioni precendenti, l’idea che lo ispira è sempre la stessa, ovvero che, l’integrazione sociale, il dialogo, la conoscenza, sono elementi fondamentali per accettare ed accogliere le diversità. I corti vincitori rispondono esattamente a questa visione”.
 
As Film Festival è un progetto ideato per raccontare attraverso il cinema la condizione autistica. Il racconto per immagini si fissa nella memoria dello spettatore e lo dimostra il fatto che ancora oggi in italia si associa l’autismo all’immagine di Dustin Hoffman in Rain Man. Fin dalla prima edizione la sfida dell’As Film Festival è stata quella di mostrare attraverso il cinema che esistono tanti altri autismi oltre a quello raccontato dal film di Barry Levinson quasi 30 anni fa attraverso chi vive questa condizione. 
 

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