Jacopo Benassi, Gianni Berengo Gardin, Antonio Biasiucci, Lisetta Carmi, Tano D’Amico, Marco Delogu, Luigi Di Sarro, Marcello Galvani, Fausto Giaccone, Guido Guidi, Antonia e Ugo Mulas, Francesco Neri, Luca Nostri, Francesco Radino, Sabrina Ragucci, Moira Ricci, Ferdinando Scianna, George Tatge e Paolo Ventura. Sono alcuni dei più grandi fotografi italiani. Loro sono gli scatti della mostra “Facing the Camera. 50 anni di ritratti italiani”, che si aprirà il 13 febbraio a Toronto, nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura.

La mostra, organizzata dall’Istituto stesso, è curata da Marco Delogu, fotografo che ha da poco lasciato la guida di un altro Istituto Italiano di Cultura, quello di Londra, e sarà allestita sino al 27 marzo. L’apertura al pubblico sarà libera e gratuita, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00, con una pausa tra le 13.00 e le 14.00.

Attraverso le opere di venti autori e le loro ricerche personali, questa mostra esplora la fotografia di ritratti in Italia, con un gran numero di fotografie inedite e alcune rinomate che raffigurano soggetti che guardano direttamente nella macchina fotografica, silenziosamente consapevoli di essere ritratti. Da questa forte connessione tra il fotografo e il soggetto, fondata su una patria, un gruppo sociale e una storia condivisi, nascono i ritratti diretti che sembrano incrociare un futuro osservatore.

“Ho visto molti ritratti di altri fotografi”, racconta Delogu. “Scartavo quasi immediatamente i ritratti di personaggi famosi, spesso filtrati dal loro controllo sulla loro immagine, che in poche parole non mi interessava. Allo stesso modo non sono stato molto attratto da opere “astute e commissionate”, storie per riviste. Stavo cercando serie di ritratti che partivano da esperienze personali, in cui puoi percepire la storia del fotografo, la sua identità personale e sociale”.

Così è nata la mostra collettiva “Facing the Camera”, già esposta a New York, sempre presso la sede del locale Istituto Italiano di Cultura.
La mostra, spiega Delogu, “include opere di Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Guido Guidi, Moira Ricci, Lisetta Carmi, Ugo Mulas, Jacopo Benassi, Paolo Ventura e sei dei miei iconici ritratti”.
“In occasione del 500° anniversario dalla morte di Raffaello”, sottolinea infine Delogu, “i suoi splendidi ritratti, che sono stati visti da innumerevoli ammiratori e che hanno influenzato il lavoro di numerosi artisti, sono il punto di riferimento per una riflessione continua sia sul ritratto che sull’identità italiana”.


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