Ponte Coperto a Pavia (Ph Laura Rossi)

Siete già a Milano per l’Expo? Approfittatene per programmare un viaggetto nei dintorni. Una volta visti i padiglioni e aver visitato Milano, potrebbe essere una idea originale dedicarsi alle altre città d’arte limitrofe. Di gite da fare ne avrete un sacco! La sola visita di Milano vi impegnerà per giorni, ma potete cogliere l’occasione per ampliare il vostro giro scoprendo le aree circostanti. Idee per escursioni fuori porta? Ecco un suggerimento tra i tanti. Tra le mete che potrete scegliere ci sono  Pavia e Piacenza che sono due cittadine interessanti.   

Direzione sud, spostandovi da Milano. Partendo ipoteticamente da Piazza del  Duomo, dopo 45 chilometri, di cui i primi in città saranno i più impegnativi per il traffico intenso e disordinato, si può raggiungere l’amena cittadina di Pavia, con  un fascino del tutto universitario. L’università è qui presente dal 1316: una delle più antiche su territorio Italiano. Il centro è percorribile a piedi, ricco di negozi e molto frequentato da ragazzi che spesso soggiornano qui per motivi di studio. Come  in ogni città universitaria, la vita brulica sia di giorno che di notte.  Il cuore pulsante è Piazza della Vittoria, ricca di bar dove sedersi a gustare un aperitivo.    

Un suggerimento? Visitate l’Italia, qualunque meta abbiate desiderio di raggiungere, con ritmo lento. Dedicatevi delle pause nei bar per guardarvi intorno: gli italiani adorano chiacchierare a lungo seduti ad un tavolino e rimanere all’aria aperta il più possibile. Come potremmo pensare il Belpaese senza il sole?  L’aroma del caffè fumante e il sole sono una sensazione piacevole! Assaporati  con calma lo sono ancora di più! Quando vi troverete in piazza del Duomo a Pavia, alzate gli occhi al cielo: quella immensa cupola che sovrasta la cattedrale è la terza in Italia per dimensioni. Il fascino delle vie lastricate sembra riportare indietro nei secoli. Allungando la vostra passeggiata arriverete al castello Visconteo, che oggi ospita delle mostre di arte importanti per il circuito artistico lombardo.   

Se fare la fila per entrare al museo allungherebbe troppo i vostri tempi, non preoccupatevi: anche solo una passeggiata intorno al castello, nel bel parco, sarà un piacevole ricordo. In questa stagione gli alberi fioriti rendono ancora più piacevole l’insieme. Attraversando il Ponte Coperto, testimonianza di grande ingegneria edile del passato, si potrà ammirare, dall’altro lato del fiume il profilo della città, e ripensare alla passeggiata che abbiamo appena fatto fra le vie  lastricate del centro storico.   Pavia offre tante opportunità di visita che vanno oltre questi primi spunti, ma ora proseguiamo  perchè la seconda città ci sta aspettando.    

Uscendo da Pavia la campagna prenderà di nuovo il sopravvento: cascine, campi, paesi, fiumi. Ecco quindi le indicazioni per la prossima meta: Piacenza. Milano è a soli 80 chilometri da qui, ma siamo in una realtà completamente differente. Il suo fascino discreto si svela a poco a poco e solo a coloro che non hanno fretta e vogliono davvero scoprirla. La sua anima si mostra al passo che procede piano piano per le sue vie, che narrano una storia millenaria. I suoi palazzi, fra cui lo splendido municipio e  Palazzo Farnense, oggi sede dei Musei civici, vi suggeriranno una panoramica sulla sua storia. 

La meravigliosa arte romanica che arricchisce le pareti del Duomo, testimonia l’avvicendarsi dei secoli da quando Piacenza fu il primo baluardo romano in zona, fino al suo splendore rinascimentale. Un storia millenaria se si considera che fu fondata nel 218 avanti Cristo. Fu la prima colonia romana nell’Italia settentrionale, insieme a Cremona, e importante avamposto militare contro Annibale che muoveva dalla Spagna per giungere in Italia e portarvi devastazione. Basta passeggiare per rendersi conto che tra i palazzi c’è una silenziosa e affascinante sovrapposizione di epoche. Per le vie del centro, oltre ai brand conosciuti, le botteghe artigianali regalano un’occasione unica per lo shopping: l’amore e la cura con cui vengono realizzati i prodotti artigianali, sono sicuramente superiori a qualsiasi merce industriale. 

Qui nacque Stradivari e le botteghe che producono strumenti ad arco sono un riferimento mondiale per quanto riguarda la liuteria. I musicisti, amanti della musica, ma anche i semplici curiosi, troveranno dei gioielli per le vie piacentine! C’è da sbizzarrirsi a Piacenza nelle 160 botteghe, un bel numero che si evince dall’ultimo censimento fatto! Ci si potrebbe perdere nel mercato in centro del sabato mattina, cercando salami stagionati di artigiani locali, oppure si potrebbe vagare per le valli circostanti dove i colli disegnano un paesaggio morbido che conforta l’occhio e regala giochi di colore da immortalare in una foto o su un tela.  

Dopo tanto camminare, potreste trovarvi nella condizione descritta da Dante Alighieri nell’ottavo canto del Purgatorio  quando dice: “Era già ora che volge il disio”, ovvero se è ormai il tramonto, l’ora in cui i viaggiatori sentono una stretta al cuore per la nostalgia di casa, e il vostro passo è oramai stanco e le energie in fase calante non resta che concedersi una bella cenetta con un buon bicchiere di vino in una di queste due mete. Sarà una soddisfazione.  


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