Dipinti toscani e ferraresi. Sculture lignee. Rami smaltati di manifattura veneziana. Avori medievali e rinascimentali. Porcellane e arredi. Arte, arte e ancora arte. Un pozzo (quasi) inesauribile di storia dell’arte e cultura. Sono queste le coordinate della Galleria di Palazzo Cini a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, situato tra Campo San Vio e Palazzo Balbi Valier. Una casa-museo caratterizzata da pregevoli esposizioni permanenti al primo piano e temporanee al secondo, che si presenta con un 2015 davvero ricco di novità. Dal 25 aprile prossimo, in partnership con Assicurazioni Generali, il secondo piano dell’edificio tornerà a disposizione del pubblico dopo i recenti restauri portando nuove opere d’arte e arredi provenienti dalle collezioni personali di Vittorio Cini e conservati nei Fondi dell’Istituto di Storia dell’arte sull’Isola di San Giorgio.

Prima novità, una preziosa tavola di Stefano di Giovanni detto il Sassetta (Cortona, 1400 circa – Siena, 1450), raffigurante San Giovanni Evangelista, artista di cui la Galleria già possiede la tavola con la Madonna dell’Umiltà, che rende ancora più ampio il panorama della pittura senese del Quattrocento, rappresentato anche dalle tavole del Maestro dell’Osservanza, di Matteo di Giovanni e di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. Oltre alla suddetta, troverà posto una tela del tardo Rinascimento con un Ritratto di gentiluomo con guanti, attribuito a Girolamo Romanino e due tele di Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista Tiepolo, raffiguranti due “teste di fantasia”. Si potrà poi ammirare un reliquario in argento con il busto di San Valerio, prezioso lavoro di oreficeria francese del XIV secolo e un raro elaborato portadocumenti della metà del Quattrocento in cuoio rosso cesellato e cuir bouilli, appartenuto al duca di Ferrara Borso d’Este come rivela lo stemma di famiglia che decora il fronte.

Spostandosi infine nella sezione “arredi”, troveranno spazio un monumentale tavolo cinquecentesco e un armadio intagliato, ornato da figure muliebri e amorini, entrambi riferiti a Jacopo Sansovino (Firenze, 1486 – Venezia, 1570). Novità a ogni modo anche al primo piano, con opere di provenienza dalle collezioni di Vittorio Cini che andranno a fare compagnia ai già presenti dipinti toscani e ferraresi dei vari Botticelli, Giotto, Guariento, Filippo Lippi e Pontormo.

A completare il panorama di attività culturali del 2015, ci sarà il ritorno dell’iniziativa “l’Ospite a Palazzo” e le “Conversazioni d’arte”. Mentre quest’ultimo trattasi di cicli di incontri aperti al pubblico con storici dell’arte ed esperti che racconteranno la storia della Galleria e le sue collezioni, “l’invitato” di cui sopra non riguarda esseri umani ma opere d’arte.

Il primo protagonista della suddetta rassegna arriverà a giugno direttamente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, e trattasi della celeberrima Madonna di Pontassieve di Beato Angelico (1435 circa), che farà il suo ingresso a Palazzo Cini in concomitanza con l’apertura agli Uffizi di Firenze (23 giugno – 27 settembre 2015) della mostra sul pittore Piero di Cosimo, in questi giorni e fino al 3 maggio alla National Gallery of Art di Washington, dal titolo Piero di Cosimo: “La Poesia della pittura nella Firenze rinascimentale – The Poetry of Painting in Renaissance Florence alla National Gallery of Art di Washington”. A chiudere il cerchio delle novità del secondo piano infine, una serie di mostre temporanee che inizieranno con un omaggio alla contemporaneità ad opera del pittore-scultore abruzzese Ettore Spalletti.


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