Sul palco, l’attore italo-americano Tony Lo Bianco fa dire al suo personaggio: “Quando sono nato qui a New York City [nel 1882], essere italiano e per giunta ebreo…oy vey! [“o che dolor” in yiddish] … significava essere un vero cittadino di terza classe!”. 
 
Il personaggio che LoBianco rappresenta in un “one-man show” al teatro, è Fiorello Enrico LaGuardia, il più amato e capace sindaco di New York City, eletto alla guida della metropoli per tre mandati (dal 1934 al 1945).
 
La rappresentazione teatrale itinerante di Lo Bianco s’intitola “The Little Flower”, dal nomigniolo che gli americani diedero a La Guardia per via del suo nome “Fiorello” (flower) e dal fatto che era basso (1,52 metri), e si esibirà in vari teatri a New York (incluso una rappresentazione a Manhattan), poi in California (Los Angeles), Virginia, Pennsylvania e a dicembre in Florida.
  Il tre volte sindaco di New York Fiorello La Guardia

  Il tre volte sindaco di New York Fiorello La Guardia

 
Il sogno di Lo Bianco è portare lo spettacolo in Italia, perché pensa che pochi italiani conoscano questo straordinario personaggio di origini italiane che ha praticamente creato la New York City che conosciamo oggi, inclusi la costruzione del Lincoln Tunnel (la galleria sotto il fiume Hudson), il Triborough Bridge (il ponte sul East River che collega tre dei cinque quartieri di New York City), l’aereoporto che ora porta il suo nome e la modernizzazione di Central Park.
 
I genitori di La Guardia erano entrambi emigrati dall’Italia: il padre Achille, da Cerignola in provincia di Foggia e la madre Irene Coen da Trieste. Il padre era cattolico, la madre ebrea e lui protestante (episcopale). 
 
Tony Lo Bianco rende il “suo” La Guardia più italiano che italo-americano, facendogli ad esempio dire: “Sono orgoglioso di essere un ‘Wop’”, dove “Wop” è l’abbreviazione di “Work Out of Passage”, l’etichetta che i poveri emigrati italiani portavano per indicare che lavoravano (“work”) sulle navi in cambio del “passaggio” e divenne in seguito usato come termine dispregiativo verso gli americani di origini italiane. Termine che fa ancora infuriare gli italo-americani, ma non gli italiani. 
 
Inoltre Fiorello parlava italiano (oltre ad altre sette lingue, incluso l’ebraico) ed era stato in Italia nel 1917 come pilota dell’areonautica americana. 
 
L’opera teatrale su La Guardia è alla sua terza versione, essendo nata sotto un altro nome nel 1984. Nel 1989 l’opera approdò a Broadway per due mesi e dopo andò in tournee a Mosca. La nuova versione, della durata di 90 minuti,  è del 2013  ed include a fine spettacolo una parte per le domande del pubblico (che paga il costo ridotto di 50 dollari per biglietto) sulla vita e le opere di La Guardia. 
 
“Il nostro non è solo uno spettacolo d’intrattenimento”, spiega Lo Bianco, ma “anche un programma educativo ed informativo, considerando che La Guardia è stato l’unico sindaco ad eliminare la corruzione nel comune di New York City e che gli eventi affrontati durante la sua amministrazione sono copia di quelli che avvengono oggi”.
 
Lo Bianco, i cui nonni emigrarono dalla Sicilia, impersona La Guardia e per i dialoghi dello spettacolo ha fatto uso delle interviste che il sindaco ha rilasciato e dei libri ed articoli scritti su di lui.
Per rappresentare La Guardia, il 78enne Tony Lo Bianco ha usato tutta la sua bravura come attore di teatro, cinema, televisione e regista, per catturarne il portamento, i manierismi, l’accento e l’aspetto.
Come attore teatrale Lo Bianco ha vinto molti premi, ma è famoso per la sua esibizione a Broadway nell’opera di Arthur Miller “A View From The Bridge”. 
 
 Al cinema lo ricordiamo nel film “French Connection”, in televisione per molti programmi, incluso “Marco Polo”, e come regista della serie “Police Story”.
 
La prossima sfida sarà quella di far diventare “The Little Flower”, uno “special” televisivo di due ore, oppure montato come due distinte ore di programmazione. Nel frattempo, spezzoni dello show si possono vedere con questo link: www.tonylobianco.com/The-Little-Flower.html

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