Andy Warhol, Sixteen Jackies 1964, Collection Walker Art Center, Minneapolis (Ph© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. - Palazzo Strozzi)

Da venerdì 28 maggio Palazzo Strozzi è pronto ad accogliere nuovamente il suo pubblico con American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker, una nuova grande mostra che celebra l’arte moderna degli Stati Uniti d’America attraverso oltre 80 opere di artisti come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker.

In occasione della mostra sono proposte nuove forme di coinvolgimento del pubblico per garantire la miglior esperienza di visita possibile come una speciale applicazione per cellulare, un kit di visita dedicato ai teenager, programmi di attività in presenza e digitali per famiglie e adulti e una rivoluzione degli orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 21.00 e sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 21.00, con prenotazione online o telefonica (che deve avvenire almeno un giorno prima).
In un’epoca di profondi cambiamenti nella vita sociale di ognuno di noi, l’ampliamento dell’orario serale mira a favorire un ritorno ai luoghi della cultura, anche durante i giorni lavorativi, con lo scopo di ritrovare una relazione con l’arte come parte della nostra vita.

“Con l’apertura di una grande e ambiziosa mostra come American Art 1961-2001, Palazzo Strozzi si pone come punto di riferimento nel rilancio del sistema culturale italiano, messo a dura prova in questo momento storico – afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – Ora più che mai è importante che le persone riprendano a frequentare mostre, musei e luoghi della cultura. E, perché ciò avvenga, Palazzo Strozzi mira a coinvolgere il pubblico con orari nuovi che vengano incontro alle abitudini e alle modalità di vita profondamente cambiate in questi mesi. L’ampliamento dell’apertura quotidiana della mostra, fino alle ore 21.00 è un invito rivolto, in particolare, ai fiorentini e al pubblico locale per riappropriarsi della città all’insegna dell’arte e della bellezza: un importante segnale di ripartenza per la vita sociale ed economica del nostro territorio”.

L’esposizione propone uno straordinario percorso attraverso importanti e iconiche opere che hanno segnato l’arte americana dall’inizio della Guerra del Vietnam fino all’attacco dell’11 settembre 2001. 

A cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), la mostra testimonia la poliedrica produzione artistica americana. Dalla Pop Art al Minimalismo, dalla Conceptual Art alla Pictures Generation, fino alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila: tra pittura, fotografia, video art, scultura e installazione, si propone una inedita rilettura di quarant’anni di storia affrontando tematiche come lo sviluppo della società dei consumi, la contaminazione tra le arti, il femminismo, le lotte per i diritti civili.

In un percorso che propone le opere di 55 artisti, un’attenzione speciale è data ad alcune figure chiave di questi quarant’anni. Centrale è Andy Warhol, di cui sono presentate 12 opere tra cui la celebre Sixteen Jackies (1964), dedicata a Jackie Kennedy all’indomani della morte di JFK. 

La grande stagione degli anni Sessanta è testimoniata da opere di maestri come Donald Judd, Bruce Nauman, John Baldessari: figure che diventano punti di riferimento per le successive generazioni di artisti. Tra queste emergono la riflessione sulla figura della donna di Cindy Sherman, le appropriazioni dal mondo della pubblicità di Richard Prince e Barbara Kruger, la denuncia dello stigma dell’AIDS di Felix Gonzalez-Torres o le inquietanti narrazioni posthuman di Matthew Barney, di cui è presentata in maniera inedita per l’Italia l’installazione di Cremaster 2 (1999). 

Un focus speciale è dedicato alle più recenti ricerche degli anni Novanta e Duemila, tra cui spiccano figure di riferimento per la comunità afroamericana quali Kerry James Marshall e Kara Walker, della quale è proposta un’ampia selezione di opere video e disegni.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze e Walker Art Center, Minneapolis. Sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo. Premium sponsor: Gucci. Con il sostegno di Enel.


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