A statue of Padre Pio in Miranda (Isernia). Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Author: RiccardoT. License: CC BY 3.0

Dear Readers, 

Father’s Day is celebrated in June, hence some “Italian Connections” from my paternal side:

Antonio Meucci “invented the telephone,” my father used to say, but of course all we little Italian-American kids had learned the inventor was Alexander Graham Bell. On June 11, 2002 the US, The House of Representatives passed a bill crediting Antonio Meucci for his pivotal role in the invention of the telephone. House Resolution 269, co-sponsored by Congressman Vito Fossella, Jr, (R-NY) and Bill Pascrell (D-NJ), states, “That it is the sense of the House of Representatives that the life and achievements of Antonio Meucci should be recognized, and his work in the invention of the telephone should be acknowledged.” House Resolution 269 is the first official government recognition of Meucci’s role in developing one of the most important inventions in modern history. In the latter half of the 19th century, Meucci worked on what he called the teletrofono, conducting experiments at his home in Staten Island, NY, but he lacked the financial resources to obtain a patent. Because Meucci’s invention was not legally protected, Alexander Graham Bell was able to claim it as his own.

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Padre Pio (1887-1968) was canonized on June 16, 2002 and is now officially Saint Padre Pio.

No communion rail regular, my late father Vincenzo was nonetheless an ardent devotee of Padre Pio. In the early 1960s, together with other pro-Padre Pio “paesani,” he went to San Giovanni Rotondo (Foggia), Italy, to hear him say Mass.

“Padre Pio” was born Francesco Forgione near Naples in 1887 and served as a military chaplain during World War I. After the war, he returned to his monastery in Puglia, and quickly developed a reputation for exceptional holiness.

During World War II many of our US military personnel met Padre Pio in person because during the war the US Air Force had a large Air Base near Bari. Among those who saw Padre Pio say mass in Italy in 1944, was a young man from Findlay, Ohio.

Robert Billmayer was a young 19-year-old skeptical Air Force sergeant stationed in Italy during World War II, when he and a buddy decided

to check out a phenomenon they had read about in the Stars and Stripes military newspaper.

It was 1944 and an Italian priest named Padre Pio was reportedly attracting crowds at a church in San Giovanni Rotondo because he bore the stigmata – the wounds of Christ on his hands. Several miracles had been reported as a result of his prayers and he also was said to be able to predict events in the future and tell people their sins.

When he and his friend arrived in San Giovanni Rotondo for the 6 am Mass, the church was already filled. They tried around back and, thanks to Mr. Billmayer’s buddy, who spoke Italian, they were unexpectedly ushered inside and told to kneel at the altar steps. When it came time for Padre Pio to wash his hands in preparation for communion, the two servicemen were directed to hand the priest a set of cruets containing water and wine and to hold a bowl so that water could be poured over his fingers.

For the entire Mass, they were able to observe the priest at close range. At the prayers of consecration preceding communion, Mr. Billmayer said, a pair of black, fingerless gloves were removed from Padre Pio’s hands. Under each was a white fingerless mitten, which also was removed. During the prayers, blood began to ooze from wounds in the priest’s hands. “A priest assisting him had a bowl with cotton in it and every so often, he would daub at the wounds,” Mr. Billmayer recalled. After the Mass, about 150 people timed up to have him hear their confessions. While Mr. Billmayer and his friend were looking on, an old man came out of the confessional with Padre Pio following him.”He was telling him he didn’t confess all his sins and he’d better come back in!”

After he visited San Giovanni Rotondo, Mr. Billmayer became a believer in what he had seen and began reading more about the popular Italian priest. 

He also started corresponding with the friary where Padre Pio lived and later with the National Center pro Padre Pio in Barto, PA.

When he had knee surgery he asked Padre Pio to be with him before he went under the anesthetic. “When I awoke in the recovery room, there was a light fragrance in the air so I knew the surgery was successful.” He also recalls smelling a sweet scent when he was at Padre Pio’s Mass many years ago. “I thought someone in the group had perfume on, but during the prayers of consecration, the fragrance became more intense.” 

As a deacon at St. Michael’s Church in Findlay, Mr. Billmayer has talked about Padre Pio and his experience with him. 

His friend Mr. Gerard Rusch is the founder and coordinator of Padre Pio groups. Mr. Rusch started the Padre Pio Ohio prayer group, which is one of about 60 in the United States and 9,500 worldwide.

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Cari lettori,

la festa del papà si celebra a giugno, e da qui alcune “Italian Connections” da parte mia:
Antonio Meucci “ha inventato il telefono”, diceva mio padre, ma naturalmente noi piccoli italo-americani avevamo imparato che l’inventore era Alexander Graham Bell.

L’11 giugno 2002 la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legge che riconosce ad Antonio Meucci il suo ruolo fondamentale nell’invenzione del telefono. La Risoluzione 269 della Camera, co-sponsorizzata dai membri del Congresso Vito Fossella, Jr, (R-NY) e Bill Pascrell (D-NJ), afferma: “È opinione della Camera dei Rappresentanti che la vita e i risultati di Antonio Meucci debbano essere riconosciuti e che il suo lavoro nell’invenzione del telefono debba essere riconosciuto”. La Risoluzione 269 della Camera dei Deputati è il primo riconoscimento ufficiale da parte del governo del ruolo di Meucci nello sviluppo di una delle invenzioni più importanti della storia moderna. Nella seconda metà del XIX secolo, Meucci lavorò a quello che chiamò teletrofono, conducendo esperimenti nella sua casa di Staten Island, NY, ma non aveva le risorse finanziarie per ottenere un brevetto. Poiché l’invenzione di Meucci non era legalmente protetta, Alexander Graham Bell poté rivendicarla come propria.
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Padre Pio (1887-1968) è stato canonizzato il 16 giugno 2002 ed è ora ufficialmente San Pio.
Non essendo un religioso praticante, il mio defunto padre Vincenzo era comunque un ardente devoto di Padre Pio. All’inizio degli anni ’60, insieme ad altri “paesani” devote a Padre Pio, si recò a San Giovanni Rotondo (Foggia), in Italia, per sentirlo celebrare la Messa.
“Padre Pio, nato Francesco Forgione nel 1887 vicino a Napoli, è stato cappellano militare durante la prima guerra mondiale e, dopo la guerra, è tornato al suo monastero in Puglia, dove si è fatto rapidamente una reputazione di eccezionale santità.

Durante la Seconda Guerra Mondiale molti militari statunitensi incontrarono Padre Pio di persona, perché durante la guerra l’aeronautica statunitense aveva una grande base aerea vicino a Bari. Tra coloro che videro Padre Pio celebrare la messa in Italia nel 1944, c’era un giovane di Findlay, Ohio.
Robert Billmayer era un giovane e scettico sergente dell’Aeronautica di 19 anni di stanza in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando insieme a un compagno decise di verificare un fenomeno di cui avevano letto sul giornale militare Stars and Stripes.

Era il 1944 e un sacerdote italiano di nome Padre Pio attirava le folle in una chiesa di San Giovanni Rotondo perché portava le stimmate – le ferite di Cristo sulle mani. Erano stati riportati diversi miracoli come risultato delle sue preghiere e si diceva che fosse anche in grado di predire gli eventi futuri e di dire alle persone i loro peccati.

Quando lui e il suo amico arrivarono a San Giovanni Rotondo per la Messa delle 6 del mattino, la chiesa era già piena. Provarono sul retro e, grazie all’amico del signor Billmayer, che parlava italiano, furono inaspettatamente accompagnati all’interno e gli fu detto di inginocchiarsi sui gradini dell’altare. Quando arrivò il momento in cui Padre Pio si lavò le mani in preparazione alla comunione, i due militari furono incaricati di porgere al sacerdote una serie di ampolle contenenti acqua e vino e di tenere una ciotola in modo che l’acqua potesse essere versata sulle sue dita.

Per tutta la Messa poterono osservare il sacerdote a distanza ravvicinata. Durante le preghiere di consacrazione che precedono la comunione, ha raccontato Billmayer, dalle mani di Padre Pio furono tolti un paio di guanti neri senza dita. Sotto ognuno di essi c’era una muffola bianca senza dita, anch’essa rimossa. Durante le preghiere, il sangue cominciò a trasudare dalle ferite sulle mani del sacerdote. “Un sacerdote che lo assisteva aveva una ciotola con del cotone e, di tanto in tanto, accudiva le ferite”, ha ricordato il signor Billmayer. Dopo la Messa, circa 150 persone si misero in fila per farsi confessare da lui. Mentre il signor Billmayer e il suo amico guardavano, un uomo anziano uscì dal confessionale con Padre Pio che lo seguiva. “Gli diceva che non aveva confessato tutti i suoi peccati e che avrebbe fatto meglio a tornare dentro!”.
Dopo aver visitato San Giovanni Rotondo, il signor Billmayer si convinse di ciò che aveva visto e iniziò a leggere di più sul popolare sacerdote italiano.

Iniziò anche a corrispondere con il convento in cui viveva Padre Pio e successivamente con il Centro nazionale di Padre Pio a Barto, in Pennsylvania.

Quando fu operato al ginocchio, chiese a Padre Pio di essere con lui prima di sottoporsi all’anestesia. “Quando mi sono svegliato nella sala di recupero, c’era un leggero profumo nell’aria e sapevo che l’intervento era riuscito”. Ricorda anche di aver sentito un profumo dolce quando era alla Messa di Padre Pio molti anni fa. “Pensavo che qualcuno del gruppo avesse un profumo, ma durante le preghiere di consacrazione la fragranza è diventata più intensa”.

Come diacono della chiesa di San Michele a Findlay, il signor Billmayer ha parlato di Padre Pio e della sua esperienza con lui.

Il suo amico Gerard Rusch è il fondatore e coordinatore dei gruppi di Padre Pio. Il signor Rusch ha dato vita al gruppo di preghiera di Padre Pio dell’Ohio, che è uno dei circa 60 negli Stati Uniti e dei 9.500 in tutto il mondo.


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