Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte non ha usato giri di parole mentre annunciava lo stop di tutte le attività non essenziali: “E’ la crisi più grave dal secondo dopoguerra”. La conseguente scelta di “Rallentare il motore produttivo del Paese ma non fermarlo”, sospendendo ogni attività e impresa non indispensabile a garantire beni e servizi essenziali, è stata una decisione “difficile ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”.
In pratica, a causa dei rischi di contagio da Covid-19, sono state chiuse le fabbriche ma “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità, farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, servizi pubblici essenziali come i trasporti”.

E’ stato anche firmato un decreto con cui 4,3 miliardi verranno stanziati per misure a sostegno di imprese e lavoratori e ai Comuni arriveranno 400 milioni con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa: “Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”. Il punto è correre ai ripari da eventuali rivolte popolari il cui rischio è già stato segnalato dall’Intelligence dopo i primi episodi di scontento e inquietudine nella popolazione, registrati in alcune regioni del Sud, per il protrarsi della quarantena che sta azzerando i redditi di tantissime famiglie poco abbienti. Un fenomeno paventato anche da Papa Francesco. “Sono giorni difficili – ha confermato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – e nessuno deve essere lasciato solo”. Oltre alla cassintegrazione si sta lavorando per rafforzare e allargare la platea dei beneficiari del bonus oggi dedicato ad autonomi, collaboratori, partite Iva e stagionali, anche a chi non ha fonti di reddito stabili.

Il Presidente del Consiglio ha avuto, come si legge in una nota di Palazzo Chigi, “una lunga e cordiale” conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. Al centro dei colloqui l’emergenza legata all’epidemia di Covid-19. Trump ha ribadito forte solidarietà e sostegno per la determinata azione italiana nella lotta contro la diffusione del virus e confermato la disponibilità a proseguire la cooperazione sul piano bilaterale e multilaterale.

Gli Stati Uniti in particolare invieranno all’Italia attrezzature chirurgiche, mediche e sanitarie per il contrasto all’epidemia di coronavirus “per circa cento milioni di dollari”. Lo ha annunciato lo stesso Trump durante la conferenza stampa in cui ha annunciato che il blocco delle attività degli Stati Uniti è stato esteso fino al 30 aprile, dopo che i consiglieri scientifici lo hanno avvertito del rischio che l’epidemia arrivi ad uccidere fino a duecentomila americani. “Giuseppe – ha detto – era molto felice. Loro stanno attraversando un momento difficile” come Francia e Spagna. Conte poi, in un messaggio su Twitter, ha detto: “Molto grato per la solidarietà e il sostegno degli amici americani. Continuiamo a lavorare insieme per vincere questa difficile sfida”.

Una nota dell’Ambasciata Usa a Roma fa intanto sapere che un velivolo dell’86° stormo Airlift Wing dell’aviazione statunitense partito dalla base di Ramstein, in Germania, ha trasportato un sistema mobile di stabilizzazione dei pazienti alla base aerea di Aviano per la consegna al Ministero della Difesa italiano. Questo sistema fornisce 10 posti letto e può supportare un totale di 40 pazienti per un periodo di 24 ore.


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