Motonave Laurana della Compagnia Siremar: il Presidente della Repubblica, Napolitano, ha scelto di viaggiare di notte, al pari di altri 680 passeggeri, per arrivare alla meta (lo è da trent’anni) delle sue vacanze estive: l’isola di Stromboli. È arrivato sul molo di Mergellina, a Napoli, alle sette della sera, il Vesuvio luccicante di sole e di calore. È salito nella plancia di comando della nave, ha salutato il corpo degli ufficiali di bordo, cenando in modo frugale. Si è sistemato in cabina, accanto alla moglie Clio, leggendo un libro. Il mattino successivo, poco prima delle sette, la Laurana ha attraccato al molo di Stromboli. Il Presidente, giacca blu, camicia celeste, scarpe da ginnastica chiare, senza cravatta, si è sistemato su una auto elettrica (sull’isola, popolata da viuzze e strade strette, la circolazione è riservata solo ad “api”, bici, motorini e, appunto, veicoli non inquinanti), raggiungendo la villa che, da anni, lo ospita.

Stromboli, straordinaria isola dell’Arcipelago delle Eolie, sistemata nel Tirreno, in provincia di Milazzo ma territorio, per bellezza e fascino, della comunità mondiale, ospita da una vita Giorgio Napolitano e sua moglie. Era ancora un semplice deputato della Repubblica, l’attuale inquilino del Quirinale, quando la scoprì, innamorandosene subito.

Stromboli è il luogo ideale, senza rumori, semafori, smog e schiamazzi, per pensare, riflettere, provare a disegnare, magari seduto su una sdraia, il futuro. E a Napolitano, inutile negarlo, il futuro dell’Italia inquieta. Non sarà un autunno facile: i sindacati hanno già indetto uno sciopero generale contro i “tagli” imposti dal Governo Monti. Neppure il corrente mese di agosto promette mirabilie, con la scure giornaliera dello “spread” che sale, correlato da migliaia di italiani che perdono il lavoro o che sanno di doverlo lasciare, tra settembre e ottobre. Frequenti le telefonate con il Premier Monti, autentico girovago del mappamondo, prima in Finlandia e poi in Spagna per frenare la caduta dell’euro, cercando sempre nuove sponde per restare a galla. Il cammino degli atleti olimpici italiani ha rallegrato il Presidente: l’oro nella canoa, poi quello (struggente) delle ragazze del fioretto. Napolitano davanti alla tv, incollato, pure da Stromboli, davanti alla magia dei Giochi ed agli squilli degli atleti azzurri.

Tante passeggiate, il cappello bianco calzato in testa, occhiali scuri. Un babà a metà mattina, magari un morso di “nacatule”, il tipico dolce eoliano: Giorgio e Clio Napolitano, oltre a qualche bagno in spiaggia, hanno indugiato così, come una normalissima coppia di pensionati. Sempre aperti i canali con il Quirinale, la lettura dei giornali, la stesura di qualche messaggio: particolarmente sentito quello inviato all’Associazione delle vittime della strage di Bologna il giorno dell’anniversario della bomba stragista alla stazione. Spazi istituzionali inseriti nell’ambito di una vacanza sobria. A Stromboli, l’isola che il Presidente ama più di altre.


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