Attraverso l’hashtag #PrayingForItaly la comunità internazionale ha tempestivamente espresso messaggi di cordoglio e sostegno ai terremotati dell’Italia Centrale.
 
Nella nottata del 25 agosto, il giorno dopo la prima violenta scossa che ha raso al suolo paesi interi, molte città d’oltreoceano si sono rese partecipi di piccoli ma importanti gesti di sostegno. A New York, ad esempio, il governatore Andrew Cuomo ha fatto illuminare il vertice del nuovo World Trade Center di verde, bianco e rosso: “New York e l’Italia – ha detto – sono più che alleati. Noi siamo una famiglia”. Lo stesso è successo a Dallas.
 
A Los Angeles, il sindaco Eric Garcetti, che ha nel dna qualche radice italiana, insieme al Councilman Joe Buscaino e al Console Generale d’Italia Antonio Verde, il 29 agosto ha organizzato una fiaccolata ai piedi della City Hall, che ha fatto illuminare con il Tricolore, per tributare un ricordo alle vittime del sisma.

Il sindaco Eric Garcetti ha fatto illuminare con il Tricolore la City Hall di Los Angeles

 
I pensieri e le preghiere di ciascuno a Los Angeles sono per gli Italiani. Noi abbiamo un legame forte e storico con loro, e siamo tutti consapevoli delle difficoltà enormi che comporta un terremoto notevole”. Eric Garcetti sulla sua pagina Facebook ha detto: “Illuminare la City Hall con i colori dell’Italia è un simbolo della nostra vicinanza nel tempo del dolore, della perdita e della ricostruzione”.
 
Il Councilman Joe Buscaino, circondato dai genitori italiani e dai tanti italiani che vivono nel distretto di San Pedro, ha detto: “Dobbiamo permettere a questa tragedia italiana di funzionare per gli Angelenos come promemoria sulle realtà di chi vive in una zona sismica. Terremoti della portata di quella che ha scosso l’Italia, succedono molte volte al mese in tutto il mondo, non sono eventi rari. Infatti, ci sono stati ben cinquanta grandi terremoti in tutto il mondo in questo anno! Questo terremoto italiano ci ricorda inoltre che anche quelle nazioni che hanno una sofisticata preparazione al disastro e legislazioni edilizie di livello internazionale, hanno ancora molto lavoro da fare. Vorrei ricordare a ciascuno che il miglior modo di aiutare le vittime italiane è donare alla Croce Rossa italiana, Save the Children e Italian Relief Fund”.
 
“Il terremoto che ha interessato l’Italia centrale il 24 agosto e che nei 5 giorni successivi ha scosso tre regioni con altre 2500 repliche, è sicuramente un evento terribile e uno di quei drammatici disastri naturali che hanno colpito il nostro Paese con una distruzione molto estesa e un bollettino delle vittime che si aggiorna continuamente”. Dalla City Hall il Console Generale Antonio Verde ha detto: “Questo terremoto è qualcosa col quale veramente possono identificarsi i californiani, la distanza non conta”.

Il Console generale d’Italia Antonio Verde: “I californiani sentono la tragedia, non importa la distanza”

 
Solidarietà anche dai Federated Italo-Americans, ente che raccoglie 130 Italian heritage organizations della Southern California. “Poichè i suoi volontari sono stati il primo punto di contatto con i sopravvissuti durante questo disastro, la priorità è supportare la Croce Rossa Italiana” ha detto la presidente Ann Potenza. “Una volta che sapremo cosa serve, saranno raccolti fondi per sostenere la ricostruzione”. 
 
Maria Bruno, president della San Padre Pio Society alla St. Peter’s Italian Church, cuore storico della comunità italiana di Los Angeles dall’inizio del Novecento, ha detto commossa: “E’ molto doloroso per noi questa tragedia ma il nostro cuore è con l’Italia. A chiudere la veglia un momento di preghiera officiato da Monsignor Antonio Cacciapuoti della St. Bede’s Church, che dalla City Hall ha detto: Dio benedica l’Italia!
 
Ai messaggi si sono però presto unite azioni concrete. A cominciare da Foodiamo, la piattaforma web che aiuta a scoprire i migliori ristoranti italiani negli Stati Uniti. 
 
L’Italo-Americano è orgogliosamente media partner dell’iniziativa “Amatriciana for Amatrice”. 
Come spiega il fondatore di Foodiamo Raffaele Asquer, i clienti di alcuni ristoranti convenzionati nella Los Angeles Area, e in alcune città della California come San Francisco o La Jolla, potranno ordinare pasta all’amatriciana e così contribuire a raccogliere fondi per sostenere la ricostruzione. Le donazioni saranno affidate ad organizzazioni come la Croce Rossa Italiana o Save The Children a garanzia di trasparenza. Tra i ristoranti che aderiscono all’iniziativa, a Los Angeles ci sono: La Bruschetta Ristorante; Osteria Mamma; Pasta Sisters; Sotto Los Angeles, Caffe Pinguini, La Parolaccia Osteria a Long Beach, Locanda del Lago a Santa Monica, Osteria La Buca, Osteria Mozza, White House a Anaheim. Su Foodiamo è possibile avere maggiori dettagli e aggiornamenti. A San Francisco aderiscono invece: Montesacro Pinseria-Enoteca, 54 Mint-Ristorante Italiano, Terun. A La Jolla c’è Acquavite. A Seattle The Pink Door.

L’Italo-Americano sostiene ‘Amatriciana for Amatrice’, la raccolta fondi attraverso il piatto tipico di Amatrice

Se in prima fila c’è il Consolato Generale d’Italia di Los Angeles, che sta fornendo, anche attraverso i social, tutte le informazioni per avere notizie in tempo reale sulla situazione in Centro Italia (per avere aggiornamenti dall’estero è attivo il numero di emergenza della Protezione Civile +39-06-82888850) o per donare in sicurezza (la Croce Rossa Italiana ha attivato una raccolta fondi dedicata. Per maggiori info: aiuti@cri.it o il sito del Consolato italiano), sono molte le iniziative che partono da Los Angeles e sono dirette alle popolazioni colpite dal sisma. 
 
La fashion blogger originaria di Cremona più famosa al mondo, Chiara Ferragni, fondatrice di Theblondesalade.com e di un impero online tra Beverly Hills e Milano, ai suoi 5,4 milioni di follower su Instagram e contando su più di 14 milioni di visite al mese sul suo sito web, ha annunciato dalla sua città adottiva Los Angeles, che metterà in vendita molti suoi abiti e fino a fine settembre: tutto il ricavato sarà devoluto ai comuni devastati dal sisma.
 
Molti personaggi del mondo dello spettacolo hanno usato la loro visibilità per convogliare risorse a favore degli sfollati. 
Giacomo Gianniotti, alias Andrew De Luca della fortunata serie tv Grey’s Anatomy, non è rimasto con le mani in mano. Nato a Roma e naturalizzato canadese, è volato ad Amatrice insieme ai volontari dell’associazione no profit All Hands Volunteers per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. 
Così ha scritto su Twitter: “Io e altri due della squadra di valutazione immediata di @allhandsvolunteers abbiamo visitato #Amatrice. E’ stato terribile vedere il danno immenso e vedere la tristezza sulle facce delle famiglie coinvolte. Siamo rimasti tutti impressionati per il lavoro e gli sforzi di risposta nazionali, e al momento, hanno tutte le loro basi coperte. Almeno per ora. Domani abbiamo deciso di visitare le altre città colpite dal terremoto per vedere se hanno bisogno della nostra assistenza in qualsiasi modo. Seguite @allhandsvolunteers su instagram e twitter per seguire la nostra iniziativa. Un grande bacio a tutti in Italia che state soffrendo per questa enorme tragedia. Vi stiamo accanto”.

Giacomo Gianniotti di Grey’s Anatomy ha personalmente portato aiuti ad Amatrice

Improvvisa ma toccante anche la partecipazione di Bruce Springsteen che ha raccolto l’invito letto su un cartello che un fan italiano, al suo settimo concerto del Boss, ha alzato tra il pubblico: “Per il terremoto in Italia, canta My city of Ruins”. Così, durante il concerto tenutosi al Metlife Stadium nel New Jersey il 25 agosto, il cantante ha dedicato “My city of ruins” alle vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia. 
“Give me that one from Italy. Ha detto vedendo il mio cartello. Subito dopo è partita la bellissima dedica e quindi la canzone. È stata un’emozione incredibile, ci speravo davvero. Sono molto contento – ha detto all’agenzia Adnkronos Giovanni Cozzani, architetto romano che a New York sta seguendo un master – perchè penso che le persone che stanno soffrendo in questo momento a causa del sisma, possono trovare un minimo di sollievo nel sapere che dall’altra parte del mondo ci sono state centomila americani che hanno cantato tutte insieme per loro”.

Springsteen ha cantato per i terremotati su invito di un fan italiano

 

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