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L'evento Tre Bicchieri di Gambero Rosso si e' tenuto al Fort Mason Center
La California e San Francisco amano i vini italiani. È questa in estrema sintesi la conclusione del Tre Bicchieri USA 2015 organizzato da Gambero Rosso, l’evento più atteso dell’anno che porta l’eccellenza della produzione vinicola italiana in tour negli Stati Uniti.
 
Il tour organizzato dalla celebre istituzione enogastronomica italiana, rappresenta infatti la più grande vetrina per le cantine i cui vini hanno ricevuto l’ambito riconoscimento “Tre Bicchieri” nella 28ma edizione della guida Vini d’Italia 2015, la “bibbia” dei vini italiani pubblicata da Gambero Rosso.
  Photo Credit: Chloe Jackman

  Photo Credit: Chloe Jackman

 
La tappa di San Francisco è stata la conclusione in grande stile del tour americano iniziato a Miami lo scorso 3 febbraio, facendo quindi sosta a New York e Chicago, per concludersi nella Città sulla Baia lo scorso giovedì 12 Febbraio.
 
Abbiamo fatto un bilancio di questa edizione con Marco Sabellico, curatore della Guida Vini d’Italia sin dal 1991.
 
“Questo tour Tre Bicchieri ci ha dato immense soddisfazioni, in quanto sono più di dieci anni che veniamo negli Stati Uniti, ma un’affluenza di pubblico e produttori come quest’anno non l’avevamo mai avuta”, ha dichiarato Sabellico.
 Marco Sabellico, curatore della guida Vini D’Italia di Gambero Rosso 

 Marco Sabellico, curatore della guida Vini D’Italia di Gambero Rosso 

 
“Qui a San Francisco abbiamo superato tremila presenze, un record incredibile che ci fa capire che dobbiamo essere sempre più presenti su questo mercato proprio perché Gambero Rosso è molto apprezzato per il lavoro di ricerca e classificazione che svolge nel mondo del vino italiano”.
 
L’edizione 2015 si è distinta per l’alto livello qualitativo dei vini e per la presenza di un pubblico sempre più preparato e appassionato, in particolare qui a San Francisco.
 
“Ci sono stati davvero tantissimi operatori del settore, tanti sommelier e tanti appassionati, per cui siamo molto contenti della riuscita dell’evento.
San Francisco è stata sempre una tappa importante dei nostri tour, per questo continuiamo a venire qui al Fort Mason Center, che ha anche gli spazi giusti per accogliere questa marea di persone che ogni anno ci fanno visita”.
  Photo Credit: Chloe Jackman 

  Photo Credit: Chloe Jackman 

 
La vicinanza della Wine County, con le celebri Napa e Sonoma Valley, rende questo evento ancora più interessante sia per gli esperti del settore che per gli amanti del vino.
Abbiamo chiesto a Marco Sabellico un giudizio sulle differenze esistenti tra il mondo del vino californiano e quello italiano.
 
“I vini californiani hanno raggiunto un livello molto alto negli ultimi anni, facendosi apprezzare per la loro grande eleganza e qualità.
La differenza principale è che il vino in Italia è pensato per essere degustato nella sua complessita’ in abbinamento ai sapori della nostra tradizione gastronomica”.
  Photo Credit: Chloe Jackman 

  Photo Credit: Chloe Jackman 

 
Ha infine concluso Sabellico:
“In California ormai veniamo con continuità da dieci anni, prima andavamo a Los Angeles, ma poi abbiamo capito che San Francisco meritava di essere visitata più spesso ed è per questo che da sette anni torniamo sempre qui, dato che i produttori stessi ci chiedono di organizzare questo tipo di eventi”.
 
I fortunati partecipanti del tour hanno potuto assaggiare i vini insigniti con il massimo riconoscimento da parte dei degustatori della squadra di Gambero Rosso, selezionati fra gli oltre 45 mila campioni da tutte le regioni d’Italia.
  Photo Credit: Chloe Jackman 

  Photo Credit: Chloe Jackman 

 
Fra gli oltre centoquaranta vini “Tre Bicchieri”, le regioni più rappresentate sono state Piemonte e Toscana, con il Barolo indiscusso protagonista dell’anno.
Infatti, sono 79 i vini piemontesi premiati con il massimo riconoscimento, tra cui ben 32 Barolo, ma non sono da meno i Barbera e i Barbaresco.
 
Non sono mancate, comunque, sorprese e scoperte da tutte le altri regioni. L’Umbria con l’autoctono Sagrantino di Montefalco, il Lazio con il Frascati, le Marche con il Rosso Piceno, regione che si distingue anche per i bianchi come il suo Verdicchio, accanto alla Campania con i Fiano di Avellino e Falanghina.
 
Fra i produttori intervistati, la piccola cantina Vietti del Piemonte, presente con il “Barolo Villero Ris. ’07”, vino che è anche stato nominato Rosso dell’Anno.
“I vini piemontesi sono accolti molto bene in questo mercato in quanto sono vini molto tradizionali che rispettano il territorio e le origini della nostra zona. I consumatori attenti oggi ricercano sempre i vini di nicchia, ed il Barolo è uno dei grandi vini di nicchia d’Italia”.
  

 

La cantina umbra Tabarrini, selezionata da Wine Spectator fra le 100 migliori cantine d’Italia per la fiera Opera Wine il prossimo 21 marzo a Verona, ha ricevuto il premio piu’ ambito con il “Montefalco Sagrantino Campo Alla Cerqua ’10”.

“Ottima organizzazione del Gambero Rosso per un evento che ormai è un classico che si ripete ogni Febbraio al Fort Mason Center e dove incontriamo molti dei nostri fedeli appassionati”, ci ha rivelato Daniele Sassi. “Il nostro e’ un vino per aficionados essendo la produzione inferiore a 2000 bottiglie annue, ottenuto da 100% vitigno autoctono dell’Umbria Sagrantino, l’uva scientificamente provata come più ricca di contenuti polifenolici al mondo”.

 
A confermare l’importanza di San Francisco per i produttori di vino italiano, un rappresente del Veneto, la Cantina Valpolicella Negrar, che è tra i più noti produttori di Amarone e che con il suo “Amarone della Valpolicella Cl. S. Rocco Domini Veneti ’08” ha ottenuto i “Tre Bicchieri”.
 
“La nostra regione è sicuramente una delle più forti nell’esportazione di vino italiano, con in testa l’Amarone, il Ribasso e il Prosecco. Abbiamo iniziato oltre cinquanta anni fa uno studio delle potenzialità del territorio e il nostro vino San Rocco fa parte di questo progetto.
Per noi San Francisco è un mercato nuovo a cui ci stiamo avvicinando, più evoluto rispetto a tanti altri e questa manifestazione dà grande visibilità a chi come noi sta cercando di promuovere il prodotto, creando cultura e riconoscibilità del marchio”.

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