(Ph © Ivano De Santis| Dreamstime.com)

Si è conclusa con successo la missione scientifica negli Stati Uniti della Fondazione Eucentre di Pavia, centro di eccellenza internazionale nella ricerca sulla sicurezza e il rischio sismico.
All’interno della missione, il 29 ottobre scorso, presso l’Ambasciata Italiana a Washington si è svolto il Primo Meeting bilaterale tra il consorzio NHERI ed Eucentre, centro di competenza del Dipartimento di Protezione Civile italiana, creato nel 2003 dallo stesso Dipartimento, dall’Università di Pavia, dallo IUSS e da INGV.

NHERI, acronimo di “Natural Hazards Engineering Research Infrastructure”, è un consorzio statunitense che ha l’obiettivo di fornire alla comunità ingegneristica, interessata all’ambito multi-rischio, una infrastruttura ed una piattaforma di ricerca all’avanguardia sia per quanto riguarda strumentazione sperimentale che modelli numerici. Il principale finanziatore del Consorzio, parte attiva nella creazione dello stesso, è la National Science Foundation (NSF) americana. NHERI ed EUCENTRE hanno firmato un accordo di cooperazione tecnica e scientifica con lo scopo di cercare sinergie e punti di comune interesse per preparare proposte progettuali nell’ambito del rischio strutturale ed infrastrutturale in Europa e negli Stati Uniti.

Nel meeting in Ambasciata si sono alternati ricercatori e professori universitari, provenienti da entrambe le realtà, con l’obiettivo di esporre le loro ricerche nell’ambito del rischio e proporre inoltre possibili punti di contatto. A fare gli onori di casa sono stati Stefano Lumi (Addetto scientifico presso l’Ambasciata d’Italia a Washington) e Giulio Busulini che ha ricoperto in passato lo stesso ruolo e che si è fatto carico dell’organizzazione dell’evento. I saluti iniziali, da parte di Eucentre, sono stati portati da Alberto Pavese e dal Direttore Operativo di Eucentre Fabio Germagnoli, mentre, per parte americana, l’introduzione è stata condotta da Joe Miller in rappresentanza della National Science Foundation (NSF) insieme a Julio Ramirez, Direttore di NHERI.

Nella prima sessione dedicata alle presentazioni tecniche, titolata “Hazard and Experimental techniques I” e moderata da Roberto Leon di Virginia Tech, si sono alternati Carlo Lai, con un intervento sul rischio in ambito geosismico, con particolare attenzione al fenomeno della liquefazione, James Ricles della Lehigh University e Scott Brandenberg dell’UCLA, con interventi sui progressi dell’utilizzo di tecniche e software sperimentali per le analisi multi rischio.

Nella sessione dedicata alla valutazione della vulnerabilità, Roberto Nascimbene e Filippo Dacarro hanno sottolineato entrambi l’importanza degli elementi non strutturali nell’immediata operatività post emergenza, mentre Michele Barbato dell’University of California at Davis si è focalizzato su metodi di riduzione della vulnerabilità basati su dispositivi di smorzamento.
Sul tema attività sperimentali, nella sessione “Experimental techniques II”, coordinata da Arturo Schultz della University of Minnesota, Alberto Pavese, Gian Michele Calvi – past President e Fondatore di Eucentre – a Pedro Lomonaco dell’Oregon State University hanno illustrato alcuni innovativi approcci per l’applicazione di prove sperimentali in laboratorio così come in situ.

Infine, sul tema delicato della gestione dell’emergenza, nella sessione moderata da Gian Andrea Rassati della University of Cincinnati, sono intervenuti Chiara Casarotti, mostrando le azioni che Eucentre ha svolto in diversi contesti operativi a seguito dei numerosi eventi sismici sul territorio, e Brady Cox dell’University of Texas at Austin, illustrando tramite un caso studio metodi di analisi della risposta di un sito sismico. Inoltre, Barbara Borzi ha presentato il database (“Territorial data management, damage and risk scenario”), realizzato per supportare la Protezione Civile italiana, utilizzato per la sistematica rappresentazione del sistema strategico nazionale a livello di strutture ed infrastrutture collezionato nell’arco di quindici anni di attività Eucentre.
A corollario delle presentazioni scientifiche, sono state inoltre discusse le possibili modalità con cui proporre in modo congiunto e strategico le competenze di Eucentre e NHERI al mondo delle imprese, nella prospettiva di sviluppare applicazioni e soluzioni innovative per la mitigazione dei rischi naturali.

Sempre durante l’incontro, e con particolare riferimento al settore “scienza della terra” dove è già operativo un gruppo di lavoro bilaterale USA-Italia, è stato sottolineato il contributo che potrà portare Eucentre mettendo a disposizione della comunità scientifica un importante network di infrastrutture.
La riunione si è chiusa con l’analisi di una serie di bandi e di tematiche sulle quali impostare congiuntamente possibili attività future (“Mechanisms for Collaboration and Next Steps”) e con la promessa di organizzare un workshop congiunto in Italia nella primavera del 2019.

Il giorno seguente, una nutrita delegazione di Eucentre ha incontrato diverse figure apicali di enti coinvolti nella gestione, prevenzione e mitigazione del rischio a livello mondiale. In particolare si sono scambiate esperienze e sono state esaminate opportunità di collaborazioni con rappresentanti di Global Facility for Disaster Reduction and Recovery (GFDRR) di World Bank e dell’Inter-American Development Bank.

Oggi la Fondazione Eucentre rappresenta un punto di riferimento internazionale nell’ingegneria sismica per quanto riguarda la sperimentazione, la modellazione numerica, il supporto all’emergenza, gli scenari di previsione, la ricerca scientifica, l’alta formazione, la formazione professionale, la certificazione, la cultura della prevenzione. Tutto ciò è la conseguenza delle competenze che sono state accumulate negli anni, del patrimonio di esperienza, del continuo investimento in tecnologia e infrastrutture, della crescita professionale delle persone che operano presso la Fondazione e della rete di relazioni che nel tempo è stata in grado di instaurare.


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